Marco Cassetti, difensore della Roma che ha lasciato la capitale data la scadenza del suo contratto, ha parlato della stagione appena conclusa con la Roma e dei possibili scenari futuri del club. Ecco le sue parole a Radio Manà Manà Sport:
Che cosa non è andato con Luis Enrique?
Non cè stato nessun problema con lui, abbiamo sempre avuto un buon rapporto. Lunico problema è che non mi considerava un esterno ma un centrale. Io mi sono messo a sua disposizione.
Questa è stata una stagione particolare dove hai indossato anche la fascia di capitano.
Sì, con lo Slovan dove siamo scesi in campo con una squadra incompleta.
Come mai Luis non ti ha mai schierato sulla fascia anche nei momenti di emergenza?
Non lo so, bisogna chiedere a lui. Il tecnico mi vedeva meglio come centrale difensivo.
Nelle stagioni precedenti era un titolarissimo. Con lui sei diventato una riserva. Un nervosismo culminato con lespulsione a Bergamo.
Purtroppo ci sta. In quel caso poi la partita era già compromessa, eravamo sul 3-1 a 15 minuti dalla fine.
Saresti rimasto alla Roma? Hai sentito Sabatini?
Mi sarebbe piaciuto restare almeno un altro anno. Con la Roma non ci sono più contatti.
Cosa non ha funzionato questanno?
Nello spogliatoio cera molto entusiasmo. Certo i risultati aiutano Il gioco di Luis Enrique richiedeva un dispendio di energie molto grande e non siamo riusciti a mostrare appieno le idee del mister. Poi quando i risultati non vengono viene meno anche un po’ di autoconvinzione.
Tu, con le tue 9 presenze, ti puoi considerare meno colpevole della stagione negativa?
Quando si fa parte di un gruppo si è tutti colpevoli o tutti eroi.
Questanno sembra che gli arbitri si siano accaniti con la Roma.
No, non credo anche se alcune volte le interpretazioni variavano un po’ come le espulsioni di Stekelenburg, dove alcune volte vedevi lo stesso intervento compiuto da un altro portiere non considerato allo stesso modo.
Ti senti carico? Sei ancora pronto per giocare?
Sì, perché mi sono riposato un anno! (ride, ndr)
Hai smaltito linfiammazione al tendine dAchille?
Sì, tutto a posto.
Il tuo futuro? Italia o estero?
Per adesso non cè nulla.
Tra Spalletti e Ranieri, a chi sei più grato?
Io ho sempre detto che ognuno di loro mi ha sempre dato qualcosa, chi più chi meno. Io metto tutti sullo stesso piano.
E Zeman?
A Lecce abbiamo fatto un grandissimo campionato. Anche se abbiamo avuto qualche scontro verbale (ride, ndr)!.
Montella è luomo giusto per la Roma?
Se dovesse tornare, io lo vedo bene. A Catania ha dimostrato di essere un buon giovane con ottime idee.
Dei nuovi acquisti, chi ti ha impressionato di più?
Non mi piace fare nomi, però penso che Pjanic, che veniva da una società importante, abbia delle qualità incredibili. Poi anche gli altri non sono da meno ma come ho detto prima, essendo giovani e con i risultati che non arrivavano, non riuscivano ad esprimere tutte le loro qualità.
Che emozioni hai provato nel gol al derby?
Volevo fare mille cose e alla fine non ho fatto niente! E un’emozione difficile da spiegare.
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