Alcuni passi della conferenza stampa di Luciano Spalletti prima della trasferta di Verona contro il Chievo. «Bisogna andare oltre alla posizione dell’anno scorso per dire che siamo migliorati. Con questo nuovo modulo abbiamo ricreato quella compattezza di squadra che avevamo perso e sulla quale si può basare il futuro». Il modulo, dunque. Totti per primo ha esaltato la novità. Ma Spalletti cerca di placare l’entusiasmo: «Quando le cose vanno bene riusciamo a esprimerci meglio, ad arrivare meglio davanti alla porta. La differenza lo fa l’entusiasmo e non il modulo. Però ho visto delle cose molto belle ultimamente, sulle quali lavorerò anche in futuro. È chiaro che avere più uomini concentrati in mezzo ti permette di non prendere troppe infilate al centro. Si verticalizza molto velocemente e si trovano scomposte le difese». Si diceva fosse un problema di uomini, quindi a gennaio… «Le cose stanno come all’inizio e come staranno in futuro. Ho grande fiducia nella squadra. Non parlo di mercato. Anzi mi farebbe piacere che ci fosse un’attenzione verso i calciatori importanti con cui lavoro visto che siamo in un momento di rinnovi. Dobbiamo fare attenzione a tutto, ma non possiamo ricrederci dopo ogni partita. Come ora non dobbiamo adagiarci. Basta prendere la classifica e si vede che siamo ancora troppo indietro. Non ci possono essere dubbi su come affrontare le partite. Ricordiamoci del periodo buio".
Uno Spalletti apparso fiducioso e consapevole che il suo nuovo modulo ha reso forte il gruppo ed ha ridato compattezza alla sua squadra, capace oramai di giocarsela con tutti.