Estate 2016, ultimo giorno di mercato: Zaniolo, che fa parte delle giovanili della Fiorentina, viene chiamato in sede. Dopo aver fatto la trafila nelle giovanili viola, é ormai alle porte della Primavera. Si attende quella che considera una naturale conferma. E invece gli viene comunicato che non rientra pi๠nei piani del club. Un brutto colpo per un ragazzino che ha da poco compiuto 17 anni. Papà Igor ha la felice intuizione di farlo ripartire dall’Entella. Due anni e mezzo dopo, Nicolಠluneda incrocerà nuovamente la squadra ligure. Stavolta avversaria in Coppa Italia. Trofeo, che secondo Florenzi, «é un obiettivo stagionale anche se non dobbiamo smettere di sognare». Il riferimento é alla Champions. Che rimane un sogno. La realtà , almeno quella pi๠immediata, si chiama Coppa Italia.
LA RINASCITA – «Quello di farlo ripartire dall’Entella é stata una mia idea – racconta Igor Zaniolo – ho pensato che riavvicinandolo a casa (la famiglia é di La Spezia, ndc) avrebbe ritrovato quella tranquillità che aveva perso. L’importante era ripartire. Anche perchà© per Nicolಠé stato un momento di forte stress, non se lo aspettava. Se le devo dire la verità , ancora oggi non mi spiego il motivo». Il club ligure lo accoglie a braccia aperte. Nicolಠriparte dalla Primavera con la spada di Damocle «che qualora avesse fallito – spiega il papà – sarebbe finito l’anno seguente come fuori quota in serie D. Fortunatamente tutto é andato bene ed é nata questa favola».
Zaniolo, infatti, esordisce in serie B con Breda in panchina. Colleziona alla fine 7 presenze. Tante bastano per alimentare un’asta alla fine dell’anno: «Non tutti sanno – rivela Zaniolo senior – che Nicolಠé stato ad un passo dalla Juventus. Lo avevano seguito per tutta la stagione insieme al Colonia e al Villarreal che hanno poi presentato delle offerte, rifiutate dall’Entella. L’affare con i bianconeri era ormai in dirittura d’arrivo. All’improvviso perಠé arrivata l’Inter che ha sbaragliato la concorrenza offrendo 1,8 milioni che con i bonus arrivavano a 3,5».
Il resto é storia recente, con il passaggio alla Roma e il primo gol in serie A contro il Sassuolo: «Quando l’ho visto dopo la gara gli ho chiesto come avesse fatto, se non fosse pi๠semplice tirare in diagonale sul secondo palo. Nicolಠmi ha guardato e mi ha detto Perchà©, cosa ho fatto papà ‘? Le assicuro che non lo ha detto per ‘tirarsela’ o fare il finto modesto. àˆ proprio la sua forza, quella sfrontatezza in campo che non lo fa sembrare un diciannovenne».
NUOVO AGENTE – Fuori, invece, é un ragazzo umile, apprezzato dai suoi compagni. Le parole di Florenzi a Italia Uno ne sono la dimostrazione: «Sta facendo molto bene, con Pellegrini sarà un pilastro del futuro. Deve restare con i piedi per terra ma non credo ci saranno problemi visto la famiglia che ha alle spalle». E anche l’agente che é prossimo a rilevarne la procura. Le ultime indiscrezioni volevano Mino Raiola ad un passo dal ragazzo. Il tentativo in effetti é stato fatto ma da quanto trapela dagli ambienti di mercato il nuovo procuratore del talento romanista sarà Claudio Vigorelli. Quello che appare certo é che l’esplosione di Zaniolo permette alla Roma di guardare al futuro con pi๠certezze.
Lui, Pellegrini e Cristante sembrano perfetti per il ritorno al 4-3-3 che Di Francesco ha in mente. Magari non subito ma l’idea prima o poi é quella. Adesso, perà², serve qualcosa dal mercato. Le condizioni di De Rossi non regalano certezze. Monchi, che oggi sarà a Milano, é in cerca di un’occasione. Difficile possa diventarlo Thiago Mendes che il Lilla non intende liberare in prestito a gennaio. Profilo che comunque piace e potrebbe tornare d’attualità in estate. New entry nella lista del ds é Ruslan Malinovskiy, centrocampista 25enne del Genk e nazionale ucraino. In difesa, aspettando novità sulle partenze di Marcano e Karsdorp, rimane viva la pista legata a Kabak.
(Il Messaggero, S. Carina)