Il ritrovarsi nel modulo pi๠adatto, alla base della rinascita romanista, ma (forse) anche (e soprattutto) la crescita di Nzonzi. Impressionante predominanza del francese campione del mondo, sempre pi๠in forma e sempre pi๠leader. E sempre pi๠punto fermo insostituibile per Di Francesco, che su lui sta costruendo la sua nuova Roma.
Nzonzi é il giocatore che corre di pi๠nella squadra attuale: 11,153 i chilometri percorsi di media ogni partita, con il picco dei 12,025 corsi a Empoli, coprendo praticamente ogni spazio vitale per gli avversari. Steven é il quarto nel campionato italiano a macinare metri di campo, alle spalle di Kessie, Brozovic e Biglia, e nella gara di sabato sera ha trovato anche il suo primo gol in giallorosso (undicesimo marcatore diverso stagionale, in Europa solo il Borussia Dortmund sta facendo meglio con 13), di testa, grazie a uno degli schemi provati in allenamento proprio per lui, che é altissimo e puಠgarantire una prepotenza fisica anche da questo punto di vista.
In coppia con De Rossi, nonostante le difficoltà di convivenza iniziali, sta trovando la sua dimensione, perchà© sono due persone tatticamente intelligenti, capaci di plasmarsi a seconda dei compagni che hanno accanto. Ed é questo il vero segreto del ritrovato 4-2-3-1, oltre alla valorizzazione di Pellegrini trequartista e della ritrovata vena di Dzeko. Il centravanti ha ritrovato la strada di numeri impressionanti: con quella di Empoli, ha infatti realizzato ben 13 reti nelle ultime 11 gare di campionato contro squadre neopromosse, facendo 4 gol in due gare.
(La Repubblica, F. Ferrazza)