Sassuolo ed Empoli, la Roma cerca punti preziosi in trasferta

Rassegna Stampa Forza-Roma.com – Il Messaggero, U. Trani – Il vento é favorevole e bisogna sfruttarlo. Anche ricordando il precedente pi๠dolce e pi๠intrigante. Perchà© già  l’anno scorso, proprio alla fine di questo mese, la Roma di Garcia si piazzಠal comando della classifica. Da sola per 2 giornate (nona e decima). La notte del 25 ottobre vinse al Franchi contro la Fiorentina e si prese il primato. Che poi difese, nel turno infrasettimanale, battendo in casa il 28 ottobre l’Udinese. Il salto verso l’alto arrivಠdopo 3 successi di fila, gli stessi con cui si presenta a Reggio Emilia, e allungಠla sua striscia fino a 5. L’unica vera differenza, perà², sta nella posizione della Juve. Che oggi é ancora 2 punti avanti e nel torneo scorso a meno 11 (12° posto) proprio dopo essere caduta al Mapei Stadium contro il Sassuolo, stasera rivale scomodo per i giallorossi che perಠsono lanciatissimi nella rincorsa partita il 2 ottobre all’Olimpico superando l’Inter.

VIRATA COMPORTAMENTALE – La Roma ha improvvisamente riscoperto la continuità . Cosa é risalita, subito dopo essere caduta in trasferta, il 25 settembre, contro il Torino. E, già  prima del crollo del Milan a Marassi contro il Genoa, é sembrata pronta per recitare da unica rivale dei campioni d’Italia. Spalletti, con poche correzioni, é riuscito a imporre la svolta. Il cambiamento é stato evidente. Pi๠nello spirito che nell’assetto, lo stesso della sua prima avventura a Trigoria, quel 4-2-3-1 che il toscano vuole equilibrato e dinamico, chiedendo sacrificio e corsa. E’, insomma, il comportamento di squadra, ritrovato proprio nella fase pi๠delicata della stagione, ad aver fatto la differenza nelle ultime 3 partite di campionato. La conferma é arrivata proprio nelle prime 2 del tris vincente, cioé negli scontri diretti contro l’Inter e soprattutto contro il Napoli. Al San Paolo, nonostante la piena emergenza in ogni settore, i giallorossi hanno inviato il primo vero segnale alla Juve capolista. Non conta chi gioca, ma come si sta in campo. La difesa, con 3 centrali e non pi๠con 2 fluidificanti (ora solo 1), ha ridotto al minimo i rischi. Merito del lavoro di gruppo che ha esaltato di conseguenza i singoli. Proprio seguendo, quindi, la traccia dell’allenatore.

TOUR CON 3 VIAGGI – La partita di Reggio Emilia é la prima di 3 di fila da giocare lontano dall’Olimpico. E, probabilmente, anche la pi๠complicata. I risultati nei 3 viaggi, domenica la sfida di Empoli e gioveda 3 novembre quella di Vienna, saranno fondamentali per la Roma che in 8 giorni ha la possibilità  di rendere pi๠ambiziosa la sua stagione sia in Italia che in Europa. Spalletti sa che, oltre al calendario, c’é da sfruttare il piede caldo di Dzeko e degli altri attaccanti. Il rendimento straripante del reparto offensivo, con 23 reti in 9 partite (media di 2,55 a match), ha permesso di coprire ogni lacuna difensiva e ogni assenza, anche la pi๠pesante. Al tempo stesso l’allenatore sta anche per riavere a disposizione alcuni titolari che gli permetteranno una rotazione migliore degli interpreti. Juan Jesus ha recuperato ed é salito sul treno con i compagni, Ruediger é stato convocato per la prima volta in questa stagione, Peres e Perotti sono guariti e quindi vicini al rientro, previsto per il prossimo weekend. Solo Vermaelen e Mario Rui, per ora, vanno considerati out.

COLONIA DI EX – Spalletti ha annunciato il ritorno dal primo minuto di Strootman: turno di riposo per De Rossi o Paredes. Anche Florenzi si riprende il posto da titolare. Almeno 2 novità , dunque, nella formazione di partenza rispetto alla gara di domenica contro il Palermo. Il collega Di Francesco ha perso Magnanelli, suo riferimento a centrocampo, e non ha ancora recuperato Missiroli e Berardi. Ma, nonostante i forfait di primo piano, vorrebbe interrompere il digiuno contro la sua ex squadra: da allenatore non ha mai battuto la Roma (4 sconfitte e 3 pareggi). I giallorossi, invece, hanno sempre vinto a Reggio Emilia (3 successi), dove non hanno mai preso gol. Stasera dovranno fare perಠattenzione ai 5 giocatori cresciuti a Trigoria e protagonisti oggi con la maglia neroverde: il difensore Antei, i centrocampisti Pellegrini e Mazzitelli, gli attaccanti Ricci e Politano. Solo il primo e l’ultimo sono persi. Ma gli altri 3, se un giorno dovessero essere riportati a casa, andranno comunque ricomprati.

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