Mauro Baldissoni intervistato a Radio Uno:
SULLA STAGIONE DELLA ROMA
“Non dobbiamo valutare solo il momento della squadra ma i percorsi possibili. Il campionato è iniziato da poco e la classifica esprime anche un evidente equilibrio, c’è un campionato più interessante rispetto agli ultimi, non si possono fare valutazioni definitive. Noi abbiamo raggiunto il conseguimento del primo posto in solitaria che non raggiungevamo da circa 2 anni”.
SU RUDI GARCIA
“E’ stato criticato molto ma siamo stati un po’ tutti oggetto di critiche. C’è grand attesa che in città, visto che la squadra non vince da diversi tanti anni, si sono alzate le aspettative e con esse anche le critiche che accettiamo volentieri se ci spingono a fare meglio”.
LA DIFFERENZA TRA LA CHAMPIONS ED IL CAMPIONATO
“La Champions League implica l’utilizzo di energie maggiori, la Roma è meno abituata ad i palcoscenici europei e può pagare dazio. Molto dipende anche dagli episodi, se non ci fosse stata la traversa di Florenzi a Borisov o il finale di Leverkusen staremmo parlando di un’altra classifica. Noi non demordiamo di certo”.
SE RUDI GARCIA ERA IN DISCUSSIONE
“No e lo siamo tutti quando facciamo questo lavoro. Noi abbiamo un rapporto molto franco e diretto con l’allenatore e siamo contenti di quanto ha fatto da quando è arrivato. Certo alcune dichiarazioni di fine stagione non sono state probabilmente fortunate ma il presidente glielo ha già riferito a tempo debito. Questo non ha minimamente intaccato il rapporto di collaborazione e fiducia più ampia. Inoltre Garcia ha fatto il record di punti portando la Roma due volte al secondo posto. Vogliamo migliorare e il discorso vale per tutti”.
SU TOTTI
“Totti non può non esserci. E’ fuori per infortunio ma ha avuto diverse occasioni per scendere in campo. Certo non può essere considerato impiegabile al 100% in tutte le partite ma la sua partecipazione c’è sempre. Noi a siamo felici di averlo con noi ed è al centro delle nostre attenzioni finché riuscirà a dare il proprio contributo”.
SULLA DIFESA
“A calcio si gioca in 11 e la fase difensiva non dipende solo dai difensori. Inoltre la Roma si è approcciata al mercato con delle limitazioni a causa del Financial Fair Play quindi in merito a questa situazione sono state fatte delle scelte e restrizioni di natura economico-finanziaria. Bisognava avere un saldo di mercato attivo nel corso della stagione tra le due sessioni tra il costo dei i trasferimenti e degli stipendi. La situazione non ci ha impedito di investire ma ci siamo concentrati sulle priorità: centravanti, terzino sinistro, laterale d’attacco e un portiere. Speriamo di recuperare Castan e Strootman che nel corso dell’anno potranno dare il loro contributo. Colmare tutti i buchi comprando giocatori di primissima fascia sarebbe stato impossibile anche in vista della valutazione sull’intera stagione”.
IL PARAGONE TRA TOTTI E RIVERA, IL ROSSONERO VINSE LO SCUDETTO DELLA STELLA GIOCANDO SOLO 13 PARTITE SU 30 PER POI DIVENTARE VICEPRESIDENTE
“Devo sottoscrivere tutto, con Totti abbiamo un accordo per un ruolo importante in dirigenza, spetta a lui decidere cosa fare. Ha il diritto di scegliere tre vie, un lavoro tecnico, dirigenziale o di rappresentanza. Noi saremmo felici di potergli far svolgere un ruolo di rappresentanza a livello internazionale”.
SE L’USCITA DALLA CHAMPIONS LEVERÀ RISORSE PER IL MERCATO INVERNALE
“Vogliamo aumentare la competitività della squadra, se servirà qualcosa le risorse si troveranno. Nel budget annuale abbiamo previsto l’uscita dal gruppo di Champions League con la discesa in Europa League. Lo facciamo solo per prudenza di pianificazione amministrativa e non contiamo sulle risorse degli ottavi anche se speriamo di ottenerle”.
SU CHI TEME DI PIU
“Temo la Roma, siamo attrezzati per vincere e non ci nascondiamo ma tra essere attrezzati e vincere c’è molta differenza. La consapevolezza e la fiducia si possono trovare partita per partita. Dobbiamo mantenere questa mentalità e questa sicurezza, poi ci occuperemo delle altre”.
SU ROMA E NAPOLI
“Sono di più le squadre attrezzate per vincere. Non solo queste due ma l’Inter o la Fiorentina, la stessa Juventus. C’è più equilibrio rispetto agli anni scorsi, bisognerà migliorarsi nel corso della stagione e ottenere continuità di risultati per fare la differenza”.
SUL DERBY SENZA TIFOSI
“E’ un problema molto evidente, un derby senza tifosi non può che essere triste. I responsabili dell’ordine pubblico hanno ritenuto di introdurre delle restrizioni e ci siamo dovuti adeguare, dovremo raggiungere un punto di normalizzazione. Al ministro Alfano abbiamo detto che sarebbe opportuno proporre un programma positivo anche con delle misure restrittive ma dovremmo proporre un programma per normalizzare la situazione negli stadi come succede nel resto del mondo. In 2-3 anni dovremo avere l’obiettivo di ridurre le barriere e le restrizioni all’accesso per responsabilizzare tutte le componenti in gioco tra dirigenza, sicurezza e tifosi”.
SUL NUOVO STADIO
“Siamo in una fase autorizzativa avanzata, presenteremo il progetto in Conferenza dei Servizi in sede regionale che è l’ultimo stadio per l’ approvazione che secondo la legge impiegherà circa 6 mesi. Nella prossima primavera dovremmo procedere alla posa della prima pietra o allo scavo della prima buca”.
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