Il prezzo di Iturbe? 23,6 milioni

RASSEGNA STAMPA – IL TEMPO

Finalmente Iturbe ha un prezzo «ufficiale»: 23,6 milioni di euro. Potenza della Borsa, che costringe la Roma e le altre società quotate a pubblicare nel dettaglio tutte le spese.

Tra le 99 pagine della relazione sull’ultima semestrale chiusa al 31 dicembre 2014, una tabella è utile a scoprire che l’argentino è costato 22 milioni di cartellino (e si sapeva), più 1,6 milioni inseriti alla voce «oneri accessori-compensi ad intermediari» per un totale di 15,3 milioni, in sostanza le commissioni che si pagano agli agenti in ogni acquisto. Il prezzo di Iturbe può lievitare di altri 2,5 milioni qualora il Verona incassasse tutti i bonus previsti nell’accordo. Dalla stessa tabella emerge ad esempio che Cole, oltre al ricco contratto, è costato una commissione da 1 milione e che per Pjanic, tra acquisto e firma del rinnovo, ne sono stati aggiunti altri 3,3.

In generale, la semestrale della Roma mostra un miglioramento dei conti, con il risultato in utile di 8,6 milioni, ma un traguardo ancora lontano se si punta al pareggio di bilancio per rientrare nei parametri del fair play Uefa. Il club è ancora sotto investigazione, sconta un patrimonio netto consolidato negativo per 52,9 milioni, mentre quello separato dell’A.S. Roma risulta positivo per 66,8 milioni. La Posizione finanziaria netta consolidata è negativa per 100,1 e l’ultima operazione di ristrutturazione del debito fatta con Goldman Sachs rimetterà almeno un po’ d’ordine tra i debiti.

Crescono sia i ricavi (107milioni) che i costi (91, 6 milioni). Oltre 60 milioni dai diritti tv, l’oro della Champions è fruttato quasi 50 milioni, le plusvalenze sul mercato altri 25 (di cui 14 solo con Benatia), mentre sul mercato ne sono stati investiti 48,9 e ricavati 12,3. Dagli sponsor solo i 2,5 «base» della Nike, crescono gli abbonamenti saliti a 28mila che hanno portato 10 milioni in cassa. Ma non basta per una società che paga solo per i suoi tesserati 60 milioni nel semestre e chiuderà l’esercizio di nuovo in perdita, anche se si spera più contenuta rispetto all’ultimo -38.

Per definire le strategie e il budget ieri Pallotta ha riunito tutto il management, compreso Sabatini, allo studio Tonucci. Inutile dire che il prossimo mercato dipenderà dalla conferma del secondo posto, mentre il futuro a lungo termine è legato allo stadio. «Siamo ancora nei tempi previsti» ripete il presidente, che riparte oggi e lascia a Pannes il compito di presenziare alla prossima riunione operativa

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