(BLOG AS ROMA – ANCHE LA BUONA VOLONTA E’UN MERITO – FORZA-ROMA.COM) – Una domanda: qualora, domani, avessimo un nuovo proprietario, quanti dei calciatori attualmente in rosa vorreste che andassero via? Provo a spiegarmi meglio: se un nuovo finanziatore avesse la possibilità di acquistare quattro, cinque calciatori di livello assoluto, senza per questo dovere sacrificare taluno degli atleti attualmente a disposizione, quanti di questi ultimi vorreste comunque lontano da Roma, poiché inidonei, se non addirittura indegni? Io credo non più di un paio. Spesso e volentieri, la psicologia gioca un ruolo fondamentale. Oggi come oggi, la nostra squadra, media o mediocre che sia, rappresenta l’alternativa al "Dream Team" che vorremmo calcasse il prato dell’Olimpico. E’ un po’ come dire: "abbiamo questi perchè non possiamo permettercene altri e quindi li odiamo". Ma si tratta di un meccanismo che si sviluppa a livello inconscio, dunque irrazionale. Sì, mi sto schierando apertamente dalla parte di chi afferma: "contestiamo ad oltranza la dirigenza, ma lasciamo in pace i nostri ragazzi". Certo, anche ieri Vucinic le sue due belle occasioni facili facili le ha fallite, ma comunque ha segnato il goal del pari ed al novantesimo ancora ripiegava a centrocampo, rincorrendo l’avversario. Lo stesso Menez, dal punto di vista del dinamismo e dell’abnegazione, è stato semplicemente esemplare. Perrotta in quella esultanza rabbiosa, dopo la rete del due a una, ha scaricato tutta la frustrazione di chi vorrebbe fare di più ma proprio non riesce. Guberti, dal canto suo, ha macinato chilometri. Mexes ha indossato in maniera gagliarda la fascia di capitano. In un contesto generale in cui la buona volontà rappresenta tutto ciò che i calciatori riescono a mettere a disposizione, anche la buona volontà diventa un merito che va riconosciuto. Molto probabilmente, non basterà a vincere domenica a San Siro contro l’Inter, ma intanto è servita a battere il Bologna, incamerando tre punti di importanza vitale. E’ la logica di questo campionato di sofferenza e sacrificio che ci è stato predetto, ma che non può essere imputato ad una presunta inettitudine dei giocatori. Con loro, solo con loro, siamo più indulgenti.