E’ stato approvato l’interesse pubblico per lo Stadio della Roma ma l’iter per la sua realizzazione è ancora molto lungo. I nodi principali da sciogliere sono i tre emendamenti, come emerso oggi sui quotidiani Il Tempo ed Il Messaggero, riguardanti la Roma-Lido, il ponte ciclopedonale sul Tevere e la salvaguardia ambientale del progetto. L’idea resta quella presentata da Pallotta ma il Comune ha chiesto delle modifiche riguardati queste tre opere pubbliche. Andiamole ad analizzare:
POTENZIAMENTO ROMA-LIDO
A firma D’Ausilio/De Luca (Pd), impone a fianco alla Metro B con la sua nuova diramazione, il “potenziamento della Roma-Lido con interventi di ammodernamento e attrezzaggio necessario per il raggiungimento” con 8 treni l’ora, uno ogni 7 minuti.
Le parole dell’assessore Caudo: “La Regione dovrebbe fare l’adeguamento della linea con 260 milioni di euro per renderla attiva come una metropolitana, un treno ogni 3 minuti. In quel modo la linea sarebbe sufficiente per trasportare 20mila passeggeri/ora essenziali per lo stadio. Così i 50 milioni di euro dei proponenti da destinare al trasporto su ferro potremmo dirottarli lì“. In conclusione si creerebbe un grande problema qualora la Regione non dovesse adeguare la Roma Lido per mancanza di fondi.
PONTE CICLOPEDONALE
L’altro emendamento chiesto da Andrea Santoro (Pd), presidente del Municipio IX, che prevede di “adottare le misure per migliorare la mobilità alternativa, ciclopedonale e l’accessibilità fluviale tramite il Tevere con banchine di approdo”. Per questo nei disegni definitivi ci dovranno stare banchine sul Tevere e nuove piste ciclabili.
SALVAGUARDIA AMBIENTALE
Presentato da SeL che pone la salvaguardia ambientale come assoluta priorità nel valutare l’interesse pubblico. Non c’è realmente qualcosa di rilevante da modificare nel progetto; si chiede di modificare tutti gli elementi ambientali non coerenti una volta sviluppati gli studi del caso.
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