Le parole di Rudi Garcia, rilasciate in conferenza stampa.
ROMA TV
Cinque giorni dal Genoa: cos’è successo nel tunnel?
C’era una persona che non conosco ancora, che sembra essere uno steward, prima l’ho bastonato alle ginocchia, poi gli ho sparato il piede. A parte questo niente. Andiamo lì per questo ricorso e aspettiamo, non posso dire niente. Ascoltatemi bene: più ci daranno fastidio, più lotteremo, più sarà difficile, più attaccheremo. Capitolo chiuso, per oggi.
ROMA RADIO
Si è parlato di giudice sportivo, stadio e poco del Milan. Il pericolo peggiore è che verrà a viso aperto?
Sono una buona squadra con buoni giocatori, ma è l’ultima dell’anno in casa e faremo di tutto per mettere i 3 punti sotto l’albero di Natale della Roma.
SKY
Roma squadra già consolidata, Milan in costruzione: è la differenza?
Hanno cambiato allenatore, alcuni giocatori, ma rimane il fatto che è sempre il Milan, una grande squadra, con grandi giocatori. Davanti a noi, chiunque sia, non cambia nulla. I nostri giocatori sono molto motivati, con un gioco di qualità, anche se dobbiamo essere più efficaci sotto porta. Stiamo bene, non solo mentalmente ma anche fisicamente. Sono parametri che ci permettono, domani, di dare tutto quello che abbiamo. Vogliamo chiudere l’anno con una vittoria.
Se dovesse essere confermata la squalifica di Holebas, punterà su Cole?
Aspettiamo questo pomeriggio per vederlo, nel caso non manco di soluzioni. Chiunque giocherà, lo farà bene. Io ho totalmente fiducia in quel giocatore che metterò terzino sinistro.
MEDIASET
A Genova si è rivista la vera Roma. Senza Europa torna la vera Roma?
C’è stata questa frustrazione di non aver fatto l’exploit contro il City ed infatti i giocatori sono stati bravi a concentrarsi sul Genoa e sfruttare l’occasione per andare a -1 dalla prima in classifica. Poi abbiamo gestito bene la partita, anche se doveva finire con due e più gol di scarto. Domani dobbiamo fare lo stesso, giocare il nostro gioco ed essere ambiziosi, nella testa e negli atteggiamenti.
RAI SPORT
Si sente accerchiato? E da chi? Conosce bene Menez: l’arma in più del Milan?
E’ una domanda che non è sullo sport, come quello che è successo a Genova dopo la partita. Niente da dire. Non m’interessa la domanda. Jeremy Menez lo conosco benissimo, è talentuoso, francese e Nazionale, ha grandi giocate, incredibili, è imprevedibile. Quando prende la palla non si sa mai cosa succede. Dovremo essere bravi a fare in modo che Jeremy non giochi alla grande.
CORRIERE DELLA SERA
Torniamo sul Genoa. Mi ha molto colpito una cosa: non si è detto niente sulla bottiglia lanciata a Strootman. In Italia abbiamo telecamere e tutto quanto: questo la stupisce? Non è stato garantito ai giocatori di giocare con sicurezza…
Siamo lontani da questo. Ho un’esperienza di 18 mesi, ma almeno due volte ci siamo sentiti in pericolo e questo non può esistere in uno stadio. Vanno protetti arbitri ed allenatori e staff.
CORRIERE DELLO SPORT
E’ un anno e mezzo che è qui, è francese, ha un’altra cultura, ma ora conosce i nostri pregi e difetti. Alla luce di quanto sta accadendo, non parlo di Marassi ma delle ricetrasmittenti e dei fatti di Roma, da cittadino romano, lei da francese, da uomo, che idea si è fatto?
Avete un paese fantastico, un paese molto bello. Per questo non dobbiamo fare paragoni tra le cose del calco e quelle extra. In Francia è uguale. Posso parlare solo del campo. Non sono responsabile dell’organizzazione del calcio italiano, ma mi devo adattare alle regole e rispettarle, anche se a volte mi sembrano strane. Esempio: essere condannato a due giornate per dei fatti per cui non mi hanno neanche ascoltato, è una cosa mai vista.
GAZZETTA DELLO SPORT
Nedved ed Allegri l’hanno punzecchiata…
Non ho sentito niente. Non so se è giusto o non si dice, ma non me ne frega di questo. Parliamo solo di campo. Giochiamo contro il Milan, non con altre squadre. Voglio che i miei giocatori si concentrino su questo. Lo sanno, e anche io, c’interessa solo questo.
IL TEMPO
E’ il secondo Natale a Roma. Il suo stato d’animo? Vuole vincere?
Assolutamente sì. Non cambia nulla. Siamo secondi in classifica, per il momento a -4 ma faremo di tutto per essere a -1. Non cambia la nostra ambizione. Abbiamo tre competizioni da giocare e la cosa più importante è il campionato, perché è la strada più corta per tornare a giocare la Champions. Vogliamo vedere altre grandi squadre all’Olimpico, ma un po’ meno grandi nel girone di Champions e per questo bisogna fare grandi risultati in Europa League.
GOAL.COM
Garcia: “Se abbiamo il tempo, perché dopo dobbiamo andare a perdere tempo…”
In questi due anni di Roma lei ha avuto l’impressione che la Roma venga trattata in maniera differente? Siete trattati male?
Mi sembra che il nostro direttore generale si sia espresso. Niente da aggiungere. Ho fatto un comunicato per quello che mi riguarda, del resto ha parlato lui.
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