L’importanza di chiamarsi Daniele

Forse il giocatore più sottovaluto dall’intera tifoseria della Roma, probabilmente il più apprezzato su scala mondiale dopo Francesco Totti. L’importanza di Daniele De Rossi è indescrivibile. La Roma con Daniele De Rossi è una cosa, senza di lui è tutta un’altra pasta e lo dicono i numeri stessi. Secondo molti, troppi, tifosi della Roma De Rossi è un ottimo giocatore la cui assenza può essere sopperita senza alcun problema da qualsiasi altro compagno, perché “è lento”, perché “fa solo passaggi facili” (come quello per cui ieri Nainggolan ha perso palla per il 2-0, pressato…), perché non si sa. Non si sa, non si sa quale sia il problema di Daniele De Rossi, ma la Roma con lui, in Campionato, non prende mai gol. Per Garcia è fondamentale: inizia il gioco fra i due difensori, praticamente dimezzando il numero di palloni persi (ieri oltre 22, nda), è un ulteriore muro di fronte a De Sanctis ed è in grado di allargare il gioco, in fase d’impostazione. Ricapitolando: maggior copertura, non si sprecano palloni, ripartenza più organizzata e punto di raccordo fra area difensiva e centrocampo. Senza De Rossi, se ci avete fatto caso, il gioco deve partire spesso dai piedi dei centrali della Roma, i quali spesso sbagliano i lanci (almeno fino al rientro di Castàn, dotato di un ottimo sinistro), perché troppo lontani dai centrocampisti. Andiamo a vedere un dato:

Roma 2 – 0 Fiorentina: De Rossi c’è.
Empoli 0 – 1 Roma: De Rossi c’è.
Roma 2 – 0 Cagliari: De Rossi c’è.
Parma 1 – 2 Roma: De Rossi NON c’è.
Roma 2 – 0 Hellas Verona: De Rossi NON c’è.
Juventus 3 – 2 Roma: De Rossi NON c’è.
Roma 3 – 0 Chievo Verona: De Rossi c’è.
Sampdoria 0 – 0 Roma: De Rossi c’è.
Roma 2 – 0 Cesena: De Rossi c’è.
Napoli 2 – 0 Roma: De Rossi NON c’è.

L’eccezione è la gara contro il Bayern Monaco.

Un gol ed un assist effettuati in questa stagione, ma De Rossi ha giustamente commentato: “Quando vogliono attaccarmi tirano in ballo sempre la storia dei gol, ma gioco a 60 metri dalla porta“. E per la Roma è un bene. E’ assolutamente un bene.

Tanto per cambiare, nella classifica IVG, De Rossi è il primo della Roma (risultò primo anche lo scorso anno, ma della Serie A tutta: centrocampista più “utile” del campionato).

IVG: (Indice di Valutazione Giocatore) e’ un indice espresso in trentesimi che non esprime un voto ma il contributo quantitativo che il giocatore apporta alla propria squadra. Terminologia e programma studiati da Bacconi, Sacchi, Lippi, Zeman, Lucescu, Ancelotti e altri allenatori.

Nella Roma:
IVG: 20.9 (più alto del centrocampo della Roma, nda)
De Rossi Daniele
Palle giocate: 96.0
Possesso palla: 04′:28″
% passaggi riusciti: 84.1
Giocate utili: 22.4
Palle recuperate: 13.5
Palle perse: 12.2
Assist: 0.3
Tiri: 0.5
IVG: 20.9

Per la Roma, Daniele De Rossi è un giocatore decisivo e Garcia dovrà puntare anche e soprattutto su di lui per superare il momento di difficoltà della Roma, già dalle gare contro Bayern Monaco e Torino. Il suo essere decisivo e fondamentale ha portato spesso Garcia a mandarlo in campo nonostante i numerosi acciacchi, ma è inevitabile, dal momento in cui nessun altro Giallorosso è in grado di fare il suo tipo di calcio, che è lo stesso che pratica Gerrard nel Liverpool ed anche nell’Inghilterra. Per questo con De Rossi la Roma è una squadra, senza di lui un’altra. Il 4-3-3 di Garcia, quello sviluppato e cucito intorno a Mavuba nel Lille ed Roma intorno a De Rossi, senza il numero 16, non è attuabile. Per questo spesso si passa al 4-2-3-1, in sua assenza.

Per completezza d’informazione: i giocatori più “utili” della Roma negli altri ruoli sono Davide Astori per la difesa e Mattia Destro per l’attacco.

Photo Credits | AS Roma

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