GAZZETTA: Roma, nuovo look

(NEWS AS ROMA – ROMA, NUOVO LOOK – GAZZETTA DELLO SPORT) – La Roma torna a vincere. Ieri a Siena i giallorossi hanno ottenuto una vittoria di notevole importanza.
Come aver viaggiato nella macchina del tempo per 70’: dall’Illuminismo al Medioevo, catapultati nell’oscurantismo più buio, un viaggio atroce. «C’era una volta una Roma spumeggiante…», di quel calcio champagne non è rimasta più una bollicina. Troppo brutta fino al pareggio di Mexes, che ha dato la scossa. Ranieri lo ripeterà fino alla noia: «Questa è una squadra che faceva spettacolo ». Appunto, faceva. «Adesso ha altre priorità: innanzitutto ha bisogno di certezze in difesa ». Il tecnico giustifica l’atteggiamento iniziale, sembrato fin troppo prudente. «Figlio delle necessità: ho parlato con i giocatori prima della gara, molti non avevano i 90’ nelle gambe, come Vucinic e Baptista. Non ho la bacchetta magica».
Eppure, come per magia, ecco il gol di Mexes. A quel punto il rospo non è diventato un principe azzurro, ma almeno ha portato a casa il risultato. Curioso che la vittoria, già rocambolesca di suo, porti la firma di Mexes e Riise. Due difensori, cui ultimamente riesce meglio segnare che non far segnare gli avversari. Mexes ha dato la scossa, Riise ha sparato una cannonata delle sue: la terza in dieci giorni, le prime due con la Norvegia, poi c’è quella di agosto al Kosice. «Sono felice di aver aiutato la squadra — racconta —, questa vittoria ci voleva per il morale». Ma, come dice Mexes, «è tutta la squadra ad aver fatto grandi cose, anche se di errori ne abbiamo commessi. L’importante è portare a casa questi tre punti, ora cerchiamo di risalire la classifica».
Mexes è il classico buontempone, sempre pronto a risollevare il morale della truppa. «È stata una settimana difficile — racconta —: il cambio dell’allenatore, le contestazioni. Non era facile reagire a tutte queste situazioni». E chi se ne importa se lo spettacolo è quello che è. «Almeno abbiamo visto un’altra faccia della Roma: impegno e carattere. Io cre­do che i tifosi possano essere fieri di questa squadra». Che, però, ha una marea di problemi da risolvere. Dietro, si balla ancora parecchio. «È giusto che la difesa resti sotto processo, io ho sbagliato molto, ma sono felice di aver portato i tre punti alla Roma». Spettatore Julio Sergio si è goduto la domenica di sole: impotente di fronte a Maccarone, tranquillo spettatore per il resto della partita. «Abbiamo messo in pratica quanto chiesto da Ranieri — racconta —. Il gol di Maccarone, bellissimo, è stato solo un incidente. Era importante vincere, il resto conta poco. Ora siamo una squadra più compatta, soffriamo meno». Delle punizioni di Riise, lui ne sapeva qualcosa: «Ci alleniamo insieme, so che se la palla supera la barriera, per il portiere parare è impossibile». Ranieri giura di conoscerlo da un pezzo: «Dai tempi del Liverpool, il sinistro di John è rimasto lo stesso. Mi sarà molto utile». Soprattutto se il gioco resterà questo.

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