Prefetto, mi faccia una cortesia: per Roma-Napoli faccia entrare solo i nostri abbonati». Con queste parole, oggi Rosella Sensi chiederà al prefetto di Roma Carlo Mosca di salvare il derby. Chiudendo sabato le porte dell’Olimpico non solo ai tifosi napoletani, come consigliato giovedì dall’Osservatorio sulle manifestazioni sportive. Ma pure ai romanisti che vorrebbero comprare il biglietto. «Non hai l’abbonamento in tasca? Mi spiace, stavolta non entri». Ragioni di ordine pubblico. E di prossimi incassi a rischio, leggi "derby". Se l’Osservatorio consiglia di fare "A", il Prefetto Mosca può benissimo stravolgerne il parere. Facendo "B". E’ da via IV Novembre che partono tutte le grandi decisioni sulla vita della città. Una partita di calcio rientra tra queste. Se il massimo dirigente della Roma incontrerà il capo della sicurezza della Capitale, un motivo c’è. Villa Pacelli è rimasta infatti interdetta (un eufemismo) di fronte all’ultima determinazione dell’Osservatorio: «Chiudere solo il settore ospiti? Da folli». Da folli, già. La pensa così lo stesso Mosca, che venerdì si è riunito con i vertici locali di carabinieri, finanza, forestale e gli assessori di Comune e Provincia. Sul tavolo del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, la decisione da assumere per Roma-Napoli. Ma anche due informative giunte dalle questure di Napoli e Roma. Movimenti sospetti tra le tifoserie, messaggi incrociati intercettati dalla Digos. Rischio massimo di scontri? Di più: per la prefettura è una certezza. Due le strade che Mosca è tentato dal prendere. La prima, drastica, prevede le porte chiuse. A tutti. La seconda, intermedia e che piace alla Roma, con l’ingresso riservato ai soli abbonati.