Mattia Destro

A volte sembra quasi che si dimentichi o che si voglia dimenticare volontariamente alcuni fatti, legati a persone, evidentemente, antipatiche ai più. A Roma i giocatori con il mirino sul petto e dietro la schiena sono Mattia Destro ed Adem Ljajic: ormai negarlo è inutile e fastidioso.

Oggi la Roma ha perso un’amichevole che contava meno di 0, buona soltanto per testare la condizione fisica dei ragazzi, e il massacro è ricominciato: solito ritmo sostenuto, inarrestabile come un treno in corsa, sempre più logorante per il ragazzo, che una parte della piazza cerca di bruciare partita dopo partita, approfittando anche dei più piccoli errori, oltre che di quelli grandi.

Ci sono le opinioni e poi ci sono i fatti; i secondi ovviamente hanno tutt’altro peso, soprattutto nel mondo del calcio, spietato e assetato di sangue e vittime, di capri espiatori, nemici pubblici e bersagli facili.

I fatti:

Mattia Destro, 1991: 99 partite fra Serie A e Coppa Italia, per 6064′ (minutaggio da 67 partite circa, nda), con 40 gol segnati e 10 assist totali. Ultima stagione: 23 presenze fra Serie A e Coppa Italia, per 1432′ (16 partite circa, nda), con 13 gol e 2 assist.

Il resto, tutto il resto: chiacchiere, rumore, tutte cose che, purtroppo, non sono soltanto inutili, ma che a lungo andare diventano anche dannose, per il morale del ragazzo, la sua autostima, e quindi anche per il club.

Mattia Destro. Salendo di poche righe: ecco Mattia Destro. Non salta l’uomo? Non è elegante? Non è bello da vedere? Non è entusiasmante? Segna. Mattia Destro segna a grappoli. Segna come pochi: ha la media realizzativa tra le migliori d’Europa, dato che risulta essere il terzo dopo Messi ed Aguero.

Trovare coetanei con numeri migliori è impresa assai ardua. E chi ha questi giocatori, merce rarissima, solitamente, se li tiene stretti…

Photo Credits | Getty Images

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