Ljajic si rilancia in Giallorosso

Per molti è sempre in bilico, da Trigoria filtra il solito “non si muove“, ma in questa prima parte di preparazione sta convincendo chiunque. Il talento di Adem Ljajic non può essere messo in dubbio neanche dal maggiore dei suoi detrattori: la componente del giocatore maggiormente discussa e criticata è quella dell’attitudine. Dalla punizione di Garcia Ljajic é cambiato completamente: in campo é praticamente ovunque, difesa e attacco, fase di conclusione e di rifinitura. Tra i più positivi in assoluto in questa preparazione e Garcia se ne é accorto. Il mister ha infatti speso parole molto belle per il serbo, definendolo “molto importante per lui”. Sabatini non era sicuro di venderlo già in precedenza, con questa nuova attitudine possiamo immaginare come stia cambiando la situazione. È piaciuto molto anche l’abbassarsi in regia nei momenti di difficoltà della squadra nei match disputati, andando a mettersi praticamente nel ruolo di Totti, addirittura con Il Capitano in campo. Grande carattere e personalità, oltre ad una intelligenza tattica e il solito grande talento. Ljajic sta facendo di tutto per rimanere in Giallorosso e la dirigenza lo sta apprezzando. Un nuovo inizio per Adem Ljajic alla Roma?

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17 commenti su “Ljajic si rilancia in Giallorosso”

  1. E’ un talento! L’ha dimostrato alla Fiorentina e nelle prime uscite con noi,ha mostrato colpi di classe e genialità non indifferenti…Ricordo ancora il gol in Roma-Bologna quello scavetto a scavalcare il portiere :mrgreen: Ricordo inoltre che è un classe ’91 e non è una pippa o come viene etichettato…Diamante grezzo,SGREZZIAMOLO ❗

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  2. Io a differenza di menenz e lamela (adoro entrambi) non ho mai visto in liajic quella rassegnazione o sufficienza che caratterizzava questi due elementi….e penso anche che se nn ci fosse stato gervinho ad oscurare la sua ascesa, oggi non saremmo stati qui a parlare del caso “liajic”. Ha soltanto pagato il fatto di ritrovarsi in una squadra dove il suo ruolo è stato coperto, un po per scelte tecniche, un po di cuore, da giocatori che sono entrati subito “a palla” con l’organigramma di rudy. Io credo che se avra’ lo spazio necessario farà capire a tutti quanto vale, altrimenti sarà ceduto a gennaio. Cmq sia venderlo a 15 è una pugnalata.

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  3. se possibile va tenuto , sta dimostrando tanto impegno e spirito di sacrificio…….
    la squadra che abbiamo non va toccata assolutamente con una punta di peso ( se saba ce fa sto regalo ) e un altro portiere ce la giochiamo con tutti 😉

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  4. Per la cronaca, i magnifici quattro sono Beretta, Abodi, Pancalli e, appunto, Tavecchio. Mai vista tanta unità d’intenti e voglia di collaborare. Tutti uniti (salvo defezioni che per un giorno si fermano, in attesa dell’incontro al Coni) per il (Tav)ecchio che avanza. E una spiegazione c’è. Unità di programmi? Fiducia nell’anziano dirigente scivolato suo malgrado sulla buccia (e su altre bucce) di banana? Fiducia nel programma stilato in undici punti e disegnato su un campo da pallone? Sentite Renzo Ulivieri: «Tavecchio secondo noi è inadeguato a ricoprire quel ruolo». Poi il presidente degli allenatori aggiunge: «Il programma che propongono è improntato molto sul pensiero di Lotito: il quale crede che il palazzo della federazione abbia una porta sola e che la chiave spetti a lui». Già, da dove arriva il consenso (in erosione, ma comunque attestato intorno al 48% (su 51%) che Lega Pro e Dilettanti promettono a Tavecchio? E come mai la serie B di Abodi è così compatta (finora si è dissociato solo il Brescia) nel reggere la candidatura del capo dei Dilettanti, brutte figure a parte? «Merita il cartellino arancione, non solo giallo», ha spiegato Abodi, prima di ribadire che «merita una chance». A prescindere, come direbbe Totò.

    Albertini, il “nemico”, lo ha spiegato anche ieri in Rete: rinnovare, innanzi tutto. Sullo spazio ai giovani, la formula dei campionati, le seconde squadre. Un calcio al presente: «Chi frena le riforme? Una governance fatta di tante rendite di posizione da difendere». Appunto. E chi c’è a manovrare Tavecchio? Innanzi tutto, Lotito, che assumerebbe il ruolo di vicepresidente vicario, e Galliani. E, appunto, prendete la riforma dei campionati: serie A a 18 squadre, due sole promozioni, Lega Pro tagliata, meno accesso alla più ricca torta (diritti tv). Buone motivazioni per compattare il fronte: cambiare poco per non perdere nessuna rendita di posizione, anche se i campionati andranno riformati comunque. E, soprattutto, usare Tavecchio per raccogliere ivoti delle Lege B, Pro e Dilettanti. Ma, intanto, oggi tutti uniti. E se il front man inanella brutte figure ad onta della teorica buonafede (ieri Ulivieri ha raccontato che un suo progetto sul calcio femminile era intitolato “Spogliati e gioca”), pazienza. Ecco il gioco: restare coperti, mandare avanti lui e non perdere nemmeno un grammo di potere, anzi. Per il presidente dell’Entella, Antonio Gozzi, la spiegazione è un’altra: «Tavecchio è espressione del movimento calcistico e non dei poteri forti. Una convergenza programmatica così ampia delle quattro Leghe non si era mai vista ultimamente». E da Spezia scelgono la strada della «linea comune della Lega di B». Insomma, se martedì è stato giorno favorevole ai No Tav, ieri è stata giornata in cui i tavecchiani hanno garantito di essere uniti come non mai. Chissà.

    Di sicuro Malagò oggi chiederà conto al candidato Tavecchio della sua battuta che ha messo in moto Fifa e Uefa (oggi scade anche il termine per la presentazione della memoria difensiva alla Fifa). Malagò non chiederà il passo indietro, ma pretenderà trasparenza e rigore morale. Mentre il Movimento 5 Stelle entra in gioco per aprire il fronte giudiziario: «Il candidato alla presidenza della Figc ha subito cinque condanne. Queste sono, a nostro parere, ragioni più che sufficienti per giudicare la sua nomina improponibile».

    chi c’e’ dietro LOTITO?

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  5. Lo sempre detto per me è un mezzo giocatore, eterno incompiuto alla bojan alla Menez per capirci, naturalmente se esplode e diventa il più forte della roma dopo Totti sarò il primo ad esserne felice detti questo forza Roma

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  6. Lo sempre detto per me è un mezzo giocatore, eterno incompiuto alla bojan alla Menez per capirci, naturalmente se esplode e diventa il più forte della roma dopo Totti sarò il primo ad esserne felice, detto questo forza Roma

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  7. Condivido quanto scritto nell’articolo, sebbene personalmente per me Ljajic era gia una certezza dall’anno scorso.
    Ragazzi così in Champions servono. Servono quelli che come lui non hanno paura e sfoggiano il proprio estro: SEMPRE.

    DAJE ADEM!

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