Spalletti: “Mourinho con zeru tituli l’unico a mancare di rispetto”

(CONFERENZA STAMPA AS ROMA – LE PAROLE DI LUCIANO SPALLETTI – FORZA-ROMA.COM) – La conferenza stampa di Luciano Spalletti alla vigilia di Kosice-Roma.
"Buonasera a tutti. E’ con grande piacere che veniamo a confrontarci con i nostri colleghi del Kosice e che veniamo a portare quello che è il nostro messaggio di calcio agli sportivi di Kosice. Questa è una competizione importante alla quale teniamo tutti e due, speriamo che sia una partita giocata nel rispetto del regole nella quale spero vinca il migliore. In bocca al lupo".
Quali sono le insidie di questa partita?
“Quando si gioca a calcio le difficoltà diventano automatiche. Il Kosice è una squadra che gioca con ordine, sa quello che deve. E’ ben guidata dal proprio allenatore Kosac. Le insidie sono il fatto che giocando contro la Roma loro daranno il meglio di se stessi perché come si dice noi stimoliamo gli avversari. Riescono a dare ancora di più di quelle che sono le loro responsabilità. Sono bravi nelle ripartenze avendo in Novak un attaccante moderno in grado di attaccare la profondità. Noi dobbiamo mettere in pratica le nostre qualità come abbiamo fatto nel turno precedente”.
Totti ha detto di aspettare per vedere se la Roma può entrare nei primi quattro posti.
“Sono d’accordo nel calcio bisogna fare un passo per volta, noi siamo una squadra forte e abbiamo ambizione ma poi nel calcio le difficoltà ci sono, lo abbiamo visto anche nella stagione precedente. Lavorare con grande serietà senza farci facili illusioni, avendo dentro una forte voglia di far valere quelle che sono le nostre potenzialità”.
Totti giocherà?
“Totti attualmente giocherà”.
Avete avuto informazioni su calcio slovacco?
“Più che altro sul Kosice. Abbiamo visto le ultime tre partite. L’ultima dove hanno perso per 5-4, dove ha segnato Novak. Abbiamo apprezzato l’ordine e la qualità di questa squadra”.
Stadio piccolo e caldo. Una difficoltà in più?
“Loro in questo contesto riusciranno a dare il meglio di loro stessi, ma sono convinto che i miei calciatori sapranno adattarci”.
E’ stato facile con il Gent. Sarà facile anche contro il Kosice?
“Non è stato facile. All’andata abbiamo messo a posto una gara iniziata in maniera difficile. Nella seconda partita fino a metà gara loro si sono resi pericolosi. E’ stata molto brava la Roma a mettere in pratica quelle che sono le nostre possibilità”.
Baptista. Avete parlato? Perché non è qui?
“Questo discorso può avvenire anche senza polemiche. Quando Juan e Baptista sono andati via abbiamo messo in pratica una linea che doveva essere quella di valutare bene le loro condizioni ed evitare il rischio di ricadute. Juan non ha giocato, Baptista ha giocato trenta minuti. E’ tornato da noi e si è allenato insieme a noi. Il problemino alla coscia gli è venuto dopo. Io avevo fatto un discorso che se avessero giocato mi avrebbero dovuto spiegare il perché. Se i nostri medici dicono che sono a rischio, sarebbe meglio che non creassero rischi”.
E’ preoccupato per il mercato?
“Io parlo con Pradè. Lui ha l’intenzione di portare a completamento quella che è la nostra rosa. Rimango fiducioso. Io ho sempre lavorato nell’ambito dei parametri indicati. Valuteremo una ulteriore cessione”.
Prendete in considerazione anche la possibilità della sconfitta?
"Io alleno la Roma e sono andato incontro anche a risultati negativi purtroppo. Nel calcio quando si da tutto per scontato ci rimani male. Il Kosice ci può creare dei problemi"
Quali sono i punti forti del Kosice?
"Loro sanno stare in campo come ho già detto. Detto questo, mi piacciono più i miei di calciatori anche se loro pure hanno qualche buon elemento. Penso a Novak che mi sembra avere qualcosa in più".
Su Mourinho…
"Ci vado da ora in polemica? Non voglio per carità. Il Ct della nazionale è Marcello Lippi. Quello di Lippi mi è sembrato un pronostico normale come fece l’anno scorso indicando l’Inter. Da un punto di vista personale non lo prendo come una mancanza di rispetto. Una mancanza di rispetto è quando si disprezzano le capacità professionali di qualcuno in pubblico. Come Zeru Tituli per esempio, quando eravamo ancora dentro una competizione".

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