Inizia la conferenza stampa.
Sky Sport: Parliamo di difesa. Problemi per Toloi, può confermare? Se non dovesse farcela, due mancini potrebbero giocare insieme? O è pronto Benatia?
Allora: è vero che Toloi non sarà convocato, troppo dolore. Anche Castàn si è fermato, per fortuna Romagnoli sta bene. Benatia sta bene, ma non ha i 90′ nelle gambe. Ci sono anche Jedvaj e De Rossi. Troveremo due uomini per domani, per fare in modo di essere competitivi in difesa.
Pensa che un’eventuale vittoria della Roma potrebbe mettere pressione alla Juventus? Che idea si è fatto di questa Juventus? Inarrestabile in Serie A, ma fatica in Europa…
Per me il campionato è chiuso. Il nostro risulto non cambia niente, ma noi andiamo a Catania per vincere. Vogliamo allungare la striscia. Sarà difficile e lo sappiamo, ma noi daremo tutto come sempre. Il campionato è però chiuso: complimenti alla Juventus, grande società e grandi allenatori. Se la Juventus ha fatto questo campionato da record è anche grazie a noi, che abbiamo spinto tanto. E viceversa: se noi abbiamo fatto bene, è anche grazie a loro.
Mediaset: Non si aspetta più niente? Lei ci disse: “le cose belle arrivano quando uno non se le aspetta più”
Non mi aspetto più questa cosa.
Calabresi: secondo lei per la Champions servirà di più?
Noi faremo di tutto per ripresentare l’Italia con voglia, onore e fare in modo di vincere più partite possibile. Anche per il ranking Uefa sarà importante fare cose importanti.
Corriere della Sera: lei è sempre stato molto attento a commentare i fatti della Serie A, nelle ultime settimane mi è sembrato un po’ più dentro anche le polemiche. Pensa di aver completato la conoscenza del campionato italiano?
Non lo so. Imparo ogni giorno. E’ importante non solo conoscere la gente, ma anche le società, la gente che lavora in tutto quello che riguarda il calcio. L’anno prossimo sarà importante sapere tutto questo, ogni punto, perché per avere un quadro generale del calcio italiano ho bisogno di tempo.
Repubblica: le sue parole sono state etichettate da Conte come provinciali, ma poi dopo l’eliminazione ha detto le sue stesse cose…incoerenza?
Non contate su di me per continuare a giocare nel cortile della scuola. Suono la campanella della ricreazione.
Corriere dello Sport: fa bene a suonare la campanella, ma mi viene in mente una cosa: per sostenere la sua posizione, servirà una prestazione determinata della Roma…
Non so se vinceremo a Catania, ma andremo per vincere. Sono motivato al massimo, sicuro. Già l’ho detto: abbiamo vinto 9 partite di fila e voglio fare la decima. Anche con problemi in difesa abbiamo una squadra che ha fame, che ha tanta voglia di vincere. Per me è importante continuare a giocare bene e continuare a fare di tutto per vincere, perché un professionista si vede anche quando non ci sono più obiettivi, deve giocare al massimo per il rispetto di tutti gli avversari.
Menghi: Guardiola criticato nonostante la vittoria in campionato. Io le volevo chiedere: lei teme che l’anno prossimo andranno male le cose?
Non temo niente, ma non sono ingenuo: quando una squadra vincere l’ambiente è positivo, è certo. E’ successo quest’anno che la qualità di un gruppo si vede quando le cose non vanno benissimo, o il più velocemente possibile. E lo abbiamo fatto. Abbiamo perso tre volte e poi abbiamo sempre vinto e fatto strisce di vittorie. Non ho dubbi su questo gruppo: c’è carattere. In squadra e nello staff.
Radio Radio: per come sono andate le cose quest’anno, errori arbitrali ed aiutini, lei ritiene che la Roma sia la vincitrice morale di questo campionato? Lei tiene a questo titolo?
No, il titolo morale che rispetto è quello di aver visto quest’anno i nostri tifosi ritrovare l’orgoglio, essere fieri della propria squadra. Questo era il mio titolo morale. Abbiamo giocato bene in campo, dando piacere ai tifosi, ma anche avuto sempre un atteggiamento da squadra. Ognuno ha dato il meglio, anche quando eravamo in difficoltà sul piano numerico. Su questo punto dobbiamo lavorare il prossimo anno. Con una gara ogni settimana, perdere Totti, Strootman, Gervinho, Balzaretti e queste cose saranno più pesanti il prossimo anno, se non avremo una rosa più ampia.
Tele Radio Stereo: dopo l’eliminazione della Juventus, anche il Portogallo ha superato l’Italia nel ranking. Castàn?
Problema muscolare, valuteremo domani con il dottore. Non prenderò nessun rischio, spero non sia niente e che possa giocare. Sull’Europa: difficile dire qualcosa. Lo ripeto: l’unica cosa sarà la nostra cosa. Non sarà semplice, perché le percentuali dell’urna 4 sono alte e quindi vorrà dire affrontare due o tre squadre fortissime. Non basterà fare una bella Champions come il Napoli. Se vogliamo ripresentare l’Italia con la possibilità di andare avanti nella più bella delle competizioni, dovremo essere pronti, avere fiducia ed avere la possibilità di farlo.
Retesport: se c’è un neo in questa stagione, sono quelle partite in cui la Roma non ha giocato con la giusta intensità. Volevo sapere a che punto è il processo di crescita della squadra, rispetto al calcio europeo, dove si gioca per 90′ con stesso ritmo e aggressività.
E’ vero che nessuna squadra può fare una stagione intera giocando al 100% ogni partita. E’ successa poche volte per noi in questa stagione. Per le Europee: il campionato italiano è molto duro e sinceramente posso dire che in Portogallo è molto difficile, a volte nel campionato si possono far riposare alcuni giocatori, cosa che qui non si può fare. L’anno scorso il Benfica ha perso tre finali: Campionato e altre finali, quest’anno sono in finale di tutto. E’ la strada da seguire. Hanno lavorato lo scorso anno ed anche se non hanno vinto hanno lavorato bene e quest’anno hanno lavorato quel lavoro. Non vinceremo niente quest’anno, ma l’anno prossimo dovremo fare del surf su quest’acqua positiva che abbiamo sotto di noi.
Centro Suono Sport: lei è quasi un anno che allena in Italia. Cosa l’ha più delusa del calcio italiano?
Gli stadi. L’Italia ha bisogno di progetti come quello della Roma, è importante per sviluppare la società. La Juventus da questo punto di vista va seguita come esempio. L’Olimpico è particolare, ma nello stadio nuovo sarà meglio per i tifosi: potrà vedere meglio, arrivare più facilmente, più comodamente. Pallotta sapeva tutto questo, avere nuove infrastrutture, come campo d’allenamento e stadio.
Manà Sport: se De Rossi dovesse giocare in difesa, potrebbe tornare a giocare a centrocampo Florenzi?
Tutto vero. C’è Taddei, c’è lui, o si cambia modulo e si gioca a 2. Lo abbiamo già fatto contro il Catania. Le soluzioni a centrocampo sono o Mazzitelli o Florenzi.
RDS: questa sera a Roma si gioca una finale. Lei ha più volte detto che non lo considera un rimpianto. Si gioca a Roma, possibile che non ci abbia pensato?
Sì, soprattutto quando abbiamo giocato la semifinale. Abbiamo fatto di tutto, ma il Napoli è stato più bravo e merita di essere in finale. Sono due squadre che mi piacciono, ottimi attacchi, allenatori bravi. Peccato che non sia la Roma, ma sarà un bell’ambiente. Noi andremo a Catania, non potremo andare allo Stadio ma vedremo questa partita con voglia di essere protagonisti il prossimo anno.
T9, Scasseddu: da luglio ad oggi Dodò è cresciuto molto, secondo lei è pronto per l’Europa?
Quello che ha livello internazionale è Leo Castàn. Lui merita di giocare i Mondiali. Per Dodò è presto: mi è piaciuta molto la sua stagione, ha avuto anche un brutto infortunio e non era facile. E’ migliorato tanto, ha giocato bene, è stato tenuto fuori da un brutto infortunio ma è tornato bene. Bisogna anche lui continuare così, con una grande voglia di non mollare, di fare gare come quella contro il Milan, in cui ha giocato molto bene.
Pjanic?
“Grazie per avermene dato la possibilità. Oggi o ieri ho letto “Pjanic ha detto cose su PSG, su Barça”. Io ho ascoltato l’intervista sulla WEB Tv. Lui ha risposto molto bene sulla Roma. ha detto che sta bene qui, che si sente bene, che ama la gente e la gente lo ama, che vuole rimanere qui. Lo ha detto, ma non è uscito. Poi alla domanda sul PSG: è educato ed ha risposto. Se avesse detto “non mi piace il Barça”, avrebbe detto una bugia. Sono molto ottimista“.
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