(LEGGO, NEWS AS ROMA) – Luciano Spalletti, alla vigilia dell’esordio in Europa League contro il Gand all’Olimpico, si mostra moderatamente
ottimista: "E’ un impegno che ci creerà sicuramente qualche difficoltà. Dobbiamo far valere la nostra superiorità e passare il turno". Il tecnico giallorosso che potrà regolarmente contare su Cassetti, Brighi e Vucinic ma non su Doni, Cicinho, Juan, Aquilani, Perrotta, Menez e Baptista
non si lascia però andare a facili proclami: "Prometto solo grande disponibilità al sacrificio e professionalità". Grazie Roma che ci fai vincere a…bracciate ancora. E’ quello che spera di poter cantare stasera Luciano Spalletti dopo il Gand visto che alla sua squadra ha chiesto di fare come Alessia Filippi: «Spero che i miei calciatori l’abbiano vista perché bisogna avere la sua forza. Le faccio i complimenti per ciò che ha fatto». Stasera per questa prima d’Europa League che è pure l’esordio stagionale, anche la Roma avrà tanto da fare: «E’ una partita insidiosa, il Gand è una squadra corta, ordinata che va in contropiede, l’abbiamo studiata bene, ma noi siamo più forti, dobbiamo vincere e passare il turno, noi siamo la Roma». Promesse zero: «Solo il sacrificio. Poi la squadra è rimasta la stessa dell’anno scorso e voi dicevate che era forte». Però stasera mancheranno tanti: «Menez non lo convoco, Baptista non può essere preso in considerazione, Vucinic a rischio ricaduta. Brighi credo sia a disposizione, mi ha fatto un cenno… Daniele De Rossi gioca. E chiamo gli under 21». Giocherà Okaka e quello che dice su di lui il suo allenatore è tutto da sentire: «Okaka è mio, quest’anno me lo lavoro personalmente e ci perderò del tempo. Mi ha preso questa voglia è una promessa». Che però non pregiudica l’arrivo di una punta, e il nome di Cruz è quello buono: «Sì, ci piace è forte, ci interessa, ma ci sono dei parametri, in passato sono stati anche sforati, adesso sono un po’ più rigidi». Il mercato in generale: «Abbiamo subito preso la metà di Motta. Se non arrivano offerte possiamo anche rimanere così. Voglio un attaccante e un terzino? Io ho parlato anche di un centrale e di un portiere». Poi c’è un altro capitolo interessante, quello della comunicazione, della chiarezza richiesta, che Spalletti accomuna a quella medico-sanitaria: «Adesso c’è più chiarezza. Spataro l’ha accompagnato Pradè e lo ha presentato. Ha parlato alla squadra delle motivazioni e del perché. E’ stato corretto. Pradè mi ha parlato di questi cambiamenti a livello medico e gli ho detto che avrei indicato lui come persona adatta per rispondere. Poi c’è Cotti che io un po’ già lo conoscevo». C’è Cotti che è anche un altro spunto per arrivare ad Aquilani e passare oltre: «Alberto va bene ma pensavamo che i tempi fossero inferiori, però mi è piaciuto tanto Silvano Cotti, è da poco da noi ma ha già fatto vedere come si fa». Come dire: finalmente.