(RITIRO AS ROMA – CONFERENZA STAMPA) – Alle 12 il cileno della Roma, David Pizarro ha incontrato i giornalisti nella sala stampa di Riscone di Brunico dove ha risposto alle domande dei giornalsiti accreditati. Ecco alcuni dei passaggi più importanti dell’intervista di David Pizarro, centrocampista della As Roma:
Messaggio comune: riscatto. Lo avverti?
“Sì, è importante farlo, soprattutto quest’anno, meno chiacchiere e più fatti di quelli che facciamo noi al di là dei microfoni”.
Sperate in una stagione di rilancio. Sarà importante fare bene da subito?
“Sì, soprattutto prendere risultati all’inizio, nelle prime dieci. Da lì si comincerà a delineare l’anno nostro”.
Si parla di cessioni importanti…
“Sicuramente è una cosa che farà la società. Come parte del gruppo spero la squadra venga rinforzata, non indebolita con delle cessioni. Vogliamo essere tutti insieme per il riscatto”.
A che punto sei per il rinnovo?
“Credo non ci siano problemi. Da tutte e due le parti c’è disponibilità. Finito il ritiro c’è la possibilità di un accordo”.
Si parla di una Roma competitiva. Dove può arrivare?
“Ripeto, noi dobbiamo solo fare, poi vedremo in questa annata. La rosa è importante e può arrivare tra i primi quattro posti. La Champions? Ce lo auguriamo”
A Roma si parla molto del ballottaggio Pizarro-Aquilani. Cosa ti senti di dire ad Alberto?
“Spero possa essere la sua rinascita. Può dare tanto alla Roma e alla nazionale. È un giocatore importante, uno che arriva all’area avversaria. Siamo in tanti che possiamo aiutare la squadra a crescere. Soprattutto in una squadra che vuole crescere. Vogliamo essere competitivi”.
Dove vedi il tuo futuro?
“Spero che chiudendo la carriera alla Roma poi potò tornare in Cile,m nella mia terra. Io tifo per i Santiago Wanderers”.
C’erano possibilità di andare via. Si parlava di Spagna e Germania, è così?
“No, non mi sembra il caso di cambiare aria, casa. Mia figlia non me lo perdonerebbe. Ha otto anni, sta bene qui. Anche noi, è l’ambiente ideale”
Perché ti trovi così bene a Roma?
“Somiglia ai paesi latini, anche la tifoseria. So cosa vuol dire giocare in una piazza così. Il romano è autoironico, come noi. È un ambiente in cui ci siamo trovati perfettamente. Le amicizie vere in Italia le ho trovate a Roma”.