Ieri un pubblico meraviglioso ti ha accolto a Fiumicino. Quanto ti responsabilizza?
“Ringrazio moltissimo tutti. Non ho mai avuto un’accoglienza così grande neanche al Madrid. E’ una grande responsabilità. Sono molto felice di essere qui e di vestire questa maglia perché l’ho voluto fortemente. La cosa che mi sento di promettere a tutti i tifosi è lottare fino in fondo per riuscire a raggiungere obbiettivi importanti”.
Sei disposto a cambiare ruolo e giocare a sinistra?
“Non ho mai detto che avrei giocato anche a sinistra, perché il mio posto naturale è sulla destra. Quello che mi piace della Roma è il gioco collettivo, di gruppo, e io mi metterò a completa disposizione dell’allenatore”.
Cosa ti ha convinto a venire alla Roma?
“Uno dei motivi è la storia della Roma. Poi questa città mi ha incantato e mi è piaciuta la ricettività del tifo romano; erano d’accordo anche mia moglie e mio padre. Qui ho la possibilità di giocare anche con tanti altri giocatori brasiliani”.
Che importanza hanno avuto nella tua scelta Doni e Totti?
“È naturale che quando si cambia squadra si cerca di informarsi. La Roma è una bella squadra con un grande spogliatoio. Doni mi ha parlato bene della società e anche Emerson. Ringrazio i dirigenti della Società che hanno voluto realizzare questo mio sogno. Doni mi ha parlato anche bene di Totti e io lo reputo un grande campione”.
Hai avuto contatti con Spalletti?
“Abbiamo avuto un contatto oggi prima dell’allenamento. Io sono pronto per giocare, ma stiamo aspettando il transfer”.
Ti puoi descrivere come giocatore? Sei il tipico esterno brasiliano, più bravo ad attaccare che a difendere?
“È vero ho facilità ad andare in avanti però in Europa con Capello mi sono allenato molto sulla difesa. Riesco a trovarmi bene in entrambe le fasi. Comunque per me un bravo calciatore è chi riesce a essere pronto 90 minuti”.
A chi ti ispiri?
“Cerco sempre di prendere il meglio di ogni calciatore, Cafu è stato uno specchio così come lo è stato Giorginho”.
Che campionato ti aspetti in Italia?
“Ho seguito il campionato italiano ed è molto bello. La Roma è una delle favorite; ho sentito parlare anche del derby e sono mi emoziona molto l’idea di giocarlo”.
Cosa pensi di Schuster e di Dunga?
“Schuster è un grandissimo allenatore lui voleva che rimanessi, ma sono stato io che ho chiesto di andare via. Per quanto riguarda Dunga ho avuto l’occasione di giocare con lui poi mi sono infortunato quindi altri giocatori hanno trovato spazio. E’ stato giusto così”.
Sei consapevole che dovrai giocarti il posto con Panucci?
“Si ho avuto modo di conoscerlo in allenamento, so che lui è un titolare e un bravo calciatore e dove è passato ha lasciato risultati, lo rispetto molto, anche lui per me è uno specchio. Da parte mia lotterò per la mia posizione”.
Perché volevi andare via dal Real Madrid?
“Appena ho saputo che c’era l’interesse della Roma mi sono subito interessato ho avuto un infortunio e non ho passato un bel periodo volevo cambiare ambiente e qui a Roma l’ho trovato, il passato è passato”.
Hai mai parlato con Capello del tuo trasferimento alla Roma?
“No perché quando lui era a Madrid ancora non c’era l’interesse della Roma per me”.
Pensi che Cassano che possa rilanciarsi in questa stagione?
“Cassano non l’ho sentito perché non è partito con noi durante il ritiro. A Madrid ha avuto poche occasioni e qui avrà sicuramente modo di riscattarsi”.
Quali sono secondo te le avversarie più temibili?
"Milan e Inter".
Che difficoltà che potrai incontrare in Italia?
“La difficoltà sarà di dover mangiare poco, perché qui il cibo è buonissimo”.