Vi riportiamo uno stralcio dell’intervista rilasciata da Vinicio Fioranelli al Corriere dello Sport che spiega come la sua volontà di prendere la As Roma non è svanita ed ammette che le parti, venerdì scorso, erano vicinissime nel chiudere la trattativa per l’acquisizione della Roma da parte del gruppo da lui stesso rappresentato.
Venerdì della passata settimana, molte informazioni sussurrate all’orecchio, davano per chiusa la trattativa. Era così?
"Evidentemente no, visto che non è successo, ma certo eravamo abbastanza vicini, diciamo così".
Nonostante le ultime vicende sembrano allontanarvi dalla Roma, lei continua a mostrare ottimismo. Da cosa nasce?
"Sono un testardo e non sono uno che cambia idea. Volevamo la Roma, continuiamo a volerla. Siamo tuttora molto convinti che si possano mettere a posto le cose che mancano. Venerdì scorso c’era soltanto qualche dettaglio da limare, conto che si possa ancora mettere a posto la situazione".
Allora, signor Fioranelli, la prima domanda è scontata: è finita la sua scalata alla Roma?
"No".
Allora la seconda è altrettanto scontata: sarà il suo gruppo la nuova proprietà della Roma?
"Sono sereno per l’operazione che stiamo portando avanti. Eravamo consapevoli che questa sarebbe stata un’operazione difficile, si sta rivelando per la verità difficilissima. Ma nello stesso tempo sono fiducioso. Vogliamo prendere la Roma".
Eppure c’è chi garantisce che ormai il vostro tentativo debba considerarsi fallito.
"Non è così, stiamo andando avanti, a piccoli passi, ma stiamo andando avanti".
Si parla di problemi economici, di soldi che non ci sono.
"Abbiamo i mezzi per concludere l’operazione. I problemi sono di altra natura".
Oggi come oggi Vinicio Fioranelli ritiene sfiorito il sogno di acquistare la Roma?
"No. Resto molto fiducioso, riusciremo a risolvere i problemi e a prendere la Roma. Noi tutti abbiamo una grande voglia di prendere la Roma".
Visto che ritiene ancora aperta la questione, ci può dire che tempi prevede per dire la parola fine a questa vicenda?
"Io credo che tra quattro-cinque giorni si saprà tutto e come finirà, in un senso o nell’altro".