La Roma vince e convince, è la meraviglia del calcio italiano ed anche europeo. Ora tutti, o quasi, applaudono quando la Roma passa e lodano i fautori di questa grande Roma, ma prima dell’inizio di questo campionato le “impressioni” dei vari addetti ai lavori ed esperti erano ben diverse ed i termini a volte erano anche offensivi. Chi ha sempre pregato perché si portasse pazienza, invece, è l’agente Fifa Gianfranco Cicchetti, esperto di calcio sudamericano. Il nostro Capo-redattore Matteo Vitale ha intervistato Cicchetti, passando per sette domande interessanti. Date una letta e diteci la vostra!
Non parliamo subito di mercato, iniziamo parlando dell’inizio di stagione della Roma. Nove vittorie in nove gare disputate, un solo gol subito: la Roma sembra inarrestabile. Secondo te come vanno divise le perecentuali dei meriti?
“E’ un inizio di stagione incredibile quello dei giallorossi, probabilmente neanche il più ottimista tra i tifosi e gli addetti ai lavori l’avrebbe potuto augurare o pronosticare. La Roma sta impressionando per forza, convinzione e consapevolezza nei propri mezzi, che ha raggiunto e ottenuto giornata dopo giornata. Anche gli episodi stanno girando a favore, segno che, come spesso avviene, la fortuna aiuta sempre gli audaci e i più meritevoli. Il merito principale va al tecnico Garcia e a chi lo ha scelto, ma va diviso equamente anche tra la vecchia guardia (Totti e De Rossi su tutti) e i nuovi acquisti che hanno portato freschezza, determinazione e tanta umiltà. Complimenti davvero“.
Ho parlato con molti addetti ai lavori durante l’ultima sessione di mercato e tu sei stato il più “ottimista” e convinto dal mercato Giallorosso, svolto da Sabatini. Ci hai preso su tutta la linea, quando parlavi di Roma favorita per qualità della rosa. Eccessivo scetticismo sul mercato della Roma.
“Si, è incredibile come nel calcio i giudizi possano sovvertirsi nel giro di pochissime settimane. Sabatini è passato dall’essere stato bollato come un incompetente e uno sciagurato per trasformarsi nel migliore direttore sportivo della serie A. Solo chi aveva la fortuna e la capacità di conoscere e giudicare Garcia e i nuovi arrivi ha ben capito fin da subito che la Roma quest’anno avrebbe fatto benissimo, senza comunque mancare di sottolineare che le nove vittorie consecutive sono un traguardo che io per primo non mi sarei mai aspettato. Il ds giallorosso è stato bravo ad acquistare, ma soprattutto è stato bravissimo a vendere, realizzando plusvalenze record (Lamela e soprattutto Marquinhos) e cedendo al valore giusto elementi in esubero come Osvaldo. La Roma ha quadrato i conti e si è rinforzata guadagnandoci in soldi e in qualità“.
Alcuni opinionisti dicevano: “Allegri e Mazzarri, guardando il mercato della Roma, ridono ogni giorno…”. Cosa buffa? I tifosi della Roma e probabilmente la Roma stessa, è contenta che sia arrivata la spesso definita “terza scelta”. Due parole sul tecnico francese? un vero e proprio condottiero.
“Probabilmente Allegri e Mazzarri hanno sbagliato i conti, se è vero che sono stati loro a rifiutare la Roma. La terza scelta alla fine si è rivelata decisiva, ma guai a sottovalutare un allenatore come Rudi Garcia che in Francia ha trasformato il Lille in una corazzata, portandola alla vittoria della Ligue 1 e alla valorizzazione di tanti talenti del calibro di Rami, Cabaye, Gervinho, Sow e Hazard. L’allenatore transalpino è una persona colta e intelligente, che ha trovato sin da subito la chiave di svolta in un ambiente difficile e frenetico come quello giallorosso. Basta poi vedere il suo italiano già ottimo per capire con quale personaggio abbiamo a che fare. Chapeau!”
Dopo 9 giornate, in attesa della 10a contro il Chievo, CHI è stato il vero capolavoro di Sabatini in sede di calciomercato? Personalmente, faccio fatica a trovare l’acquisto più azzeccato, nonostante Strootman.
“Sabatini li ha indovinati probabilmente tutti. Il suo mercato è stato un mix perfetto tra gioventù (Strootman e Ljajc), esperienza (Maicon e De Sanctis) e forza (Benatia e Gervinho). Probabilmente il miglior acquisto resta il centrocampista olandese, che tra un paio di anni sarà quasi sicuramente uno dei migliori interpreti europei nel ruolo. Un futuro top player pagato relativamente tanto ma che a breve avrà un valore quasi inestimabile“.
Daniele De Rossi: secondo te c’è ancora qualcosa da dire su questo fantastico campione? Forse lo scorso anno è stato messo in discussione con troppa fretta, superficialità e difficoltà nel gestirlo?
“De Rossi è uno dei migliori centrocampisti al mondo, lo ha dimostrato spesso in Nazionale e ora lo sta dimostrando anche in questo primo scorcio di campionato. Il suo essere romano e romanista lo ha forse penalizzato fin troppo. Il mediano giallorosso ha pagato a caro prezzo la sua sensibilità in alcuni frangenti e in alcune situazioni nelle quali francamente si è probabilmente sbagliato dall’una e dall’altra parte. La ritrovata serenità di ambo le parti ha permesso che le sue qualità tornassero ad emergere in tutta la sua forza. Bene ha fatto la Roma a non farsi prendere dalla tentazione di cederlo, così come il giocatore è stato premiato dal non aver gettato la spugna nei momenti più difficili“.
Per la prossima sessione, invece? Puoi anticiparci qualcosa? Abner, seguito dalla Roma, si è fatto male come Dodò (sembra una maledizione); Paredes, Lanzini, Bonaventura, Parolo…insomma, cosa bolle in pentola? Dicci tutto quello che sai!
“La Roma sta seguendo diverse piste, per gennaio e per giugno. Nell’immediato i giallorossi potrebbero ingaggiare un centrocampista e un terzino sinistro, ma anche un difensore se dovesse partire Burdisso. Dodò potrebbe andare a giocare in prestito, mentre in avanti saranno monitorate le condizioni di Destro e la possibile spalmatura del contratto di Borriello prima di valutare eventuali acquisti. Potrebbe arrivare il giovane Abner (interessamento che svelai personalmente nello scorso mese di maggio in esclusiva), che è stato bloccato prima dei Mondiali U17 e soprattutto prima del suo grave infortunio, mentre a luglio la Roma potrebbe acquistare uno tra Paredes e Lanzini che restano i pallini di Sabatini in Sudamerica. Sul fronte brasiliano, invece, la Roma sta seguendo il centrocampista Gabriel del Flamengo, il trequartista Lucas Evangelista del San Paolo e l’attaccante Vinicius Araujo del Cruzeiro, tutti i giovani di grande prospettiva. In Europa, su impulso di Garcia, vengono nel frattempo monitorate le situazioni dei centrocampisti Cabaye (Newcastle) e Mbia (Siviglia), che sono due piste molto gettonate al momento“.
Tu sei un esperto di calcio sudamericano, al momento il maggiore, così approfitto per chiederti un paerere su una mia considerazione. La Roma sta seguendo Correa, che come caratteristiche tecnico-tattiche mi è sembrato ricordato, in alcuni attimi, Francesco Totti. Può essere una scelta in questo senso?
“Angel Correa è un talento straordinario. E’ un ’95 di grande qualità. Ha tecnica, velocità, spunto e fisicità. E’ uno dei giovani argentini più forti, gioca con grande continuità nel San Lorenzo, dove secondo me non ha ancora espresso tutte le sue enormi potenzialità. E’ seguito da Juve e Atletico Madrid, ma anche la Roma è forte su questo giovane prospetto. E’ il classico ‘enganche’ argentino, un numero 10 a tutto tondo, a mio avviso è un giovane da prendere subito prima che la sua esplosione faccia aumentare a dismisura anche il suo valore di mercato. Per caratteristiche ricorda il primo Totti ma somiglia molto anche a ‘El Kun’ Aguero“.
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