Rudi Garcia a Mediaset Premium.
Roma rivelazione?
No, era una partita grande. Vincere questa è particolare. Mi è piaciuto il talento della squadra, ma a volte abbiamo giocato con il cuore, era una partita da uomini. (Intanto passa Mazzarri e Garcia lo saluta) Giocare con forza era la più importante, l’Inter è forte, soprattutto in casa.
Roma come quella dello Scudetto, blindata e cinica...
Il merito è dei giocatori. Sanno fare diversamente cose. Normalmente abbiamo il possesso palla, mentre oggi abbiamo detto che se ci sono spazi da sfruttare, se si aveva la possibilità di andare velocemente sulle ripartenze, avremmo messo l’Inter in difficoltà e così abbiamo vinto.
Sabatini le disse “ti ascolto ma non ti prendo”.
Walter è un uomo di carattere, era un test. Lo sapevo. La cosa più importante è che lavoriamo insieme, lavoriamo bene, tutto va bene, prima della pausa della sosta era molto importante vincere per stare tranquilli.
Lei non vuol sentire parlare di Scudetto, ma la Roma c’è…
Non lo so, è solo la giornata numero 7. Mancano ancora 31 partite, sono 90 e qualcosa punti, è “molto troppo” per pensare a questo obiettivo. Importante è giocare bene e fare bene una gara dopo l’altra.
Libertè, egalitè, Totti.
Bella, ma la parola rivoluzione in Francia è una parola molto forte.
Beh, ma la Roma ha rivoluzionato tutto.
Sì, essere primi è una bella cosa, per l’orgoglio dei nostri tifosi era importante partire bene e giocare bene, spero che loro siano orgogliosi di noi.
Ha una squadra che gioca, vince, diverte divertendosi. Anche sul 3-0, anche in 10, quasi tutta la squadra era dietro la linea della palla, impegno e sacrificio.
Totalmente vero e totalmente importante. Ogni giocatore dà il massimo per la squadra. Forse nel secondo tempo non abbiamo tenuto abbastanza la palla, ma la cosa più importante era vedere ognuno dare il massimo per la squadra.
Lei ha letto e preparato molto bene la partita: l’Inter vince con le ripartenze, ma voi avevate sempre 6 uomini in attesa. Quando qualcuno prende palla, alcuni suoi uomini partono come nel basket…
Dopo il recupero di palla, la cosa più importante è il passaggio. Primo passaggio e poi possiamo attaccare, con giocatori che hanno l’1 vs 1 e sono rapidi, come Gervinho e Florenzi. Partita completa, forti in difesa, solidi a centrocampo e decisi in attacco.
La prossima col Napoli, anche a Napoli va bene allora?
Il calendario dice Roma-Napoli, non Napoli-Roma.
La Roma vince solo con le piccole, dicevano…
Già l’ho detto, per me non esiste una partita facile: era difficile vincere a Livorno, vincere il Derby, tutte le gare sono molto difficili, non esiste una gara già vinta all’inizio. Ricordate la Juventus di Platini? 8 vittorie di fila. Può essere un obiettivo.
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