Ritorna in voga il nome di Francesco Angelini, azionista di Mediobanca, per l’acquisizione della As Roma. Tramontata l’ipotesi Fioranelli, ritenuto non idoneo per l’acquisto della Roma, l’advisor dei Sensi tenta la carta Angelini per la risoluzione della vicenda legata alla cessione della As Roma s.p.a.
LEGGO – La notizia è doppia: Mediobanca sta studiando alternative a Fioranelli, quindi la documentazione presentata dall`agente Fifa per acquistare la Roma non è stata ritenuta idoneo o, quantomeno, non ha ancora convinto nessuno. E il tempo stringe. Questo nel giorno di Gheddafi a Roma. I libici restano una delle possibilità da vagliare, anche e soprattutto perché Mediobanca ha sempre guidato i loro investimenti in Italia, a partire proprio dalla partecipazione azionaria in Unicredit. Il cerchio si chiuderebbe. Certo, però, il loro interesse principale per il momento è verso il gruppo ItalPetroli non direttamente per la Roma. Qualcuno, nel caso, pensa ad una partecipazione, ma questo qualcuno non è Unicredit: l`istituto bancario di Profumo, che vanta un credito di circa trecento milioni dalla famiglia Sensi, non accetterà nessun tipo di socio: se la Roma sarà venduta, lo sarà in toto perché l`interesse è rientrare dell`intero debito. Unicredit spinge sempre per questa direzione, adesso più che mai dopo che l`ipotesi Fioranelli è passata in terzo piano (davanti c`è Angelini, già ricontattato). Mediobanca valuta e Unicredit si dice disponibile ad attendere qualche giorno per studiare opzioni alternative al mandato a vendere che dovrebbe essere assegnato ad un advisor per la cessione. Magari, ufficialmente, alla stessa Mediobanca come dichiarato ieri mattina dall`amministratore delegato Paolo Fiorentino: «Osserviamo, senza alcun coinvolgimento, queste trattative o pseudo tali, e dall`altro facciamo le nostre valutazioni come creditori; valutazioni che rimangono nostre. E` molto positivo l`incarico affidato dalla famiglia Sensi a Mediobanca per la gestione del debito Italpetroli. Siamo molto soddisfatti di Mediobanca come advisor, per noi è una garanzia». Ma il tempo per Mediobanca non è infinito: «La clessidra è stata già girata e la sabbia scende, a questo punto ci attendiamo risposte in tempi ragionevoli altrimenti andremo avanti con le nostre soluzioni», dicono fonti vicino alla banca. Sullo sfondo c`è Rosella Sensi e – assicurano – la presidentessa non ha nessuna intenzione di vendere.