Juan in questi giorni è impegnato con la nazionale verdeoro, il difensore brasiliano della Roma ha parlato molto del suo futuro e della Roma, che dopo una stagione negativa, è chiamata alla riscossa. Juan ha rinnovato da poco con la società giallorosso il contratto fino al 2013. Ecco uno stralcio dell’intervista di Juan Silveira Dos Santos al Corriere dello Sport:
Nei giorni scorsi Spalletti ha ufficializzato la sua permanenza alla Roma.
“Per me è molto importante la sua conferma. In questi anni ha fatto un grandissimo lavoro, ha creato questa Roma con le sue idee. La sua conferma è un passaggio importante in vista della prossima stagione, nella quale tutti cercheremo il riscatto".
Si è trovato bene con Spalletti in questi anni?
“Non ho mai avuto problemi con lui, come non li ho mai avuti con nessun allenatore. I rapporti sono buoni con Spalletti e con gli uomini del suo staff. Ormai ci conosciamo bene”.
Nella prossima stagione la Roma non parteciperà alla Champions League. Le mancherà?
“Mancherà a me, come ai miei compagni, al tecnico. Però penso che il nostro obiettivo principale nella prossima stagione è riconquistare il posto che ci compete in questa manifestazione. Sarà uno stimolo in più per tornare ai nostri livelli, perché la Roma negli ultimi anni ha fatto la sua parte nella Champions ed ha tutti i mezzi per tornarci”.
In questi giorni il suo nome è accostato a grandi club. La vogliono in Spagna, Barcellona, Real Madrid…
“Io non ho avuto contatti con nessun club. Leggo i giornali e sapere che certi grandi club pensino a me, mi lusinga. Ma recentemente è stato ufficializzato il mio contratto con la Roma, è un contratto importante ed il mio desiderio è restare in giallorosso”.
Si è legato alla Roma fino al 2013, una scelta di vita.
“A Roma mi trovo bene e come me la mia famiglia. Ho preso casa, ci resterò a lungo. Ho sempre detto di voler rimanere, per questo ho rinnovato il contratto. Anche la società ha voluto questo, anche se nel calcio non si può mai sapere. Comunque ci sono persone che mi aiutano fuori dal campo, delle quali non faccio i nomi perché non hanno bisogno di pubblicità”.
Lei è uno dei giocatori con più esperienza nel Brasile, uno dei leader: è così anche nella Roma?
“Qui in nazionale sono uno di quelli che ha il maggior numero di presenze, è naturale che la mia presenza abbia un certo peso. Sono i compagni che eleggono un leader, io cerco di dare sempre qualcosa in più per aiutare la squadra, anche se non è mia abitudine assumere certi comportamenti sopra le righe. E’ una questione di carattere, sono Juan e non ho bisogno di strafare. Ognuno ha la sua personalità. Ma il mio obiettivo è fare tutto per il bene della squadra. E’ una cosa naturale, che sento dentro. Devono essere gli altri a pensare che sei un leader”.