La Roma continua il pressing su Astori, in Francia si parla di Cvitanich

Rassegna Stampa Forza-Roma.com – Secondo quanto riporta il Corriere dello Sport continua il pressing di Sabatini per Davide Astori del Cagliari. La Roma ha offerto ben 7,5 milioni per la metà del calciatore rossoblù, non impiegato nell’ultima giornata di campionato. Cellino non ha ancora risposto ai giallorossi anche se da qualche giorno ha parlato di mercato concluso in entrata ed in uscita. L’alternativa è Manga del Lorient dato che Sakho è finito al Liverpool.

In attacco invece L’Equipe ribadisce l’interesse della Roma per Dario Cvitanich del Nizza. La Roma avrebbe fatto un offerta per l’argentino che però ha trovato da tempo un accordo per rinnovare con il club francese.

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46 commenti su “La Roma continua il pressing su Astori, in Francia si parla di Cvitanich”

  1. Cvitanich non è un cattivo giocatore ma non è meglio di Osvaldo e poi non è il centravanti classico che servirebbe alla Roma. Se cmq non deve arrivare nessuno, meglio lui che niente, anche per un discorso numerico.

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  2. La Roma comprerà un esterno che può fare anche la prima punta è la cosa più logica e il profilo giusto sarebbe Demba ba, Hernandez o Thauvin in modo da vere Ljajic che può ricoprire tale ruolo.

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  3. io non credo che la roma chiuda il mercato con un attivo di 20 milioni, al massimo verrà chiuso con un attivo di 5 milioni o in pareggio….
    detto questo sono dell’avviso che verranno spesi molti altri soldi in questi 2 giorni e mi aspetto un paio di colpi importanti

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    • @dennisb.: tipo??? Io credo Astori e spero in Thauvin. Con 20 milioni saremmo veramente competitivi comprando questi due giocatori.

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  4. In un intervista di oggi Pruzzo dice che Borriello andrà al Genoa.
    Robertone nostro sembrerebbe un informatore affidabile x le vicende tra Roma e Genoa.
    In effetti pare che Zamparini, nonostante l’offerta interessante, non molli Abel Ernandez ed il fatto che Preziosi l’abbia richiesto, offrendo 6mln x la metà, vuol dire che non è vero che punta su Gilardino.
    Tra l’altro quest’ultimo sembra destinato alla Lazio visto che non riescono a portare a casa Yilmaz. Con i soldi ricavati x Gilardino Preziosi può anche permettersi di pagare lo stipendio di Birriello, magari spalmandolo oltre la scadenza 2015, visto che il giocatore glielo regaleremmo.
    Se riusciremo a mollare Borriello a qualcuno probabilmente arriverà Demba Ba ( abbiamo una sola concorrente, il Newcastle, che punta al prestito, ma ridare in prestito un giocatore alla squadra che te l’ha venduto l’anno prima x oltre £ 20 mln sarebbe una pessima figura x la dirigenza Blues) e con lui potremmo ritenerci a posto in attesa di Destro.
    Penso che cvitanich sia l’alternativa cheap nel caso non si riesca a mettesi d’accordo x il senegalese.
    Thauvin sarebbe il mio desiderio di fine mercato, ma penso che non arriveranno altri giocatori in attacco oltre ad una punta centrale, magari come Demba Ba capace anche di giocare esterno.
    L’offerta di 7,5 mln x la metà di Astori mi sembra irrinunciabile, se non si chiude credo che sia per il malanimo di Ciellino nei nostri confronti.
    Se Ciellino apre credo che chieda Romagnoli in contropartita, spero in tal caso solo in prestito secco.

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  5. sottounmantodistelle ha detto:

    quanto mi piace questo giornalista, mai banale, anche con l’articolo sulle contestazioni a risicone. quella di maicon a osvaldo non la sapevo e nemmeno quella di de sanctis.
    G.Dotto Ci sono ammucchiate e ammucchiate. Quelle pornografiche, la maggioranza, sono fatte per la platea. Apparentemente festose, nascono annoiate. Quella di Livorno era puro erotismo di gruppo. Il gol di De Rossi, il pretesto che serviva. Un’ammucchiata selvaggia, sfrenata, battesimale, per dire: la nuova Roma riparte da qui. Ha restituito bene il concetto Florenzi, uno che non la smetterà di stupirci: «Sembrava avessimo segnato in 25». Un errore della telecamera inquadrava Pjanic. Correva festoso verso il mucchio. Sembrava lui il marcatore, era anche lui. Uno dei 25 era anche Rudi Garcia. (…)
    Da quando qualcuno ha pensato bene d’andarsene a specchiare la sua anima bella sul Tamigi dove, probabilmente, insieme alla propria atavica e boccoluta malinconia ha visto affondare con una pietra al collo la creatura mai nata chiamata “progetto” (degli allenatori profeti, dei giocatori in divenire, di una parola sempre forbita e, insomma, di un calcio in perenne contemplazione del mondo perfetto), la Roma ha decisamente, qualcuno dice brutalmente, virato verso il suo opposto, il pragmatismo assoluto. L’idea elementare, se vuoi bieca, che per vincere bisogna educarsi a vincere, che le sconfitte sono contagiose come la peste. Dagli angeli che non hanno sesso, alla sporca dozzina. (…)
    A cominciare dall’allenatore. Quarta o quinta scelta. Accolto con tutto lo scetticismo di cui sono capaci gli scettici a Roma. Feroce. Rudi Garcia sta dimostrando di essere all’altezza della faccia che ha. Di meritarsela tutta. Garcia è la garanzia. Lui ha, e sa di averla, la misteriosa facoltà che hanno certi uomini di evocare il meglio dal loro prossimo. Si chiama transfert. Vedi Mourinho, il paradigma di questa specie. Garcia ama i suoi giocatori, ci parla in continuazione. Comunica, sorride, li abbraccia. Fa mucchio. (…)
    Totti e De Rossi sono stati i primi a “riconoscere” Garcia. Parte da loro la sporca dozzina che farà la fortuna di questa Roma. Totti ci crede. Gli piace questo mister e gli piace la squadra. Se insiste quel velo di malinconia nel suo sguardo, no, non è il contratto, è che sa che il suo tempo sta arrivando. Essere Totti e sapere che un giorno non lo sarà più, non dev’essere facile. Francesco è un filosofo naturale, uno portato più a smorzare che a incendiare, ma in questa Roma ci sta bene, si diverte. De Rossi, era una vita che non lo vedevano così sereno, allegro persino. E’ rinato. Ritrovarsi intorno altre facce da leader lo fa sentire più leggero. Ci crede. In se stesso e nella squadra. Non si sarebbe mai perdonato d’andar via e ritrovarsi, magari, una Roma vincente senza di lui. Vuole essere quello che Jim Pallotta, il pragmatico numero uno, gli ha chiesto di essere: semplicemente Daniele De Rossi. (…)
    Morgan, già a partire dal nome. Un corsaro della vita fatta pallone. Una rivelazione. De Sanctis, leader di tutto. Sembrava un portiere in declino, di risorse e di motivazioni. Falso. «Mettete a posto gli scarpini. Volete andare in Champions League e neppure mettete a posto gli scarpini!», l’hanno sentito urlare negli spogliatoi. Era appena arrivato. Lega in particolare conDe Rossi e Balzaretti. Un micidiale, provvidenziale rompicoglioni. (…)
    Già. Kevin Strootman. E siamo a 4. La sua è veramente una faccia che promette il peggio. E lo mantiene. Arriva a Trigoria un’ora prima degli altri per fare lezione d’italiano e s’incazza perchè sa poco, ma capisce già tutto l’italiano di Garcia. Mai visto prima uno così ragazzo e tanto leader. Dai 17 in poi è sempre diventato il capitano delle sue squadre. I compagni, inclusi Totti e Pjanic, lo considerano un top player. (…)
    A proposito di brutti, sporchi e cattivi, chi oserà mai soffiare in faccia aMaicon? E’ diventato il capo dei brasiliani, e non solo. Si porta addosso, come uno scudo invisibile, la gloria del “triplete”. Ha preso Dodò sotto la sua ala protettrice. Ha investito Osvaldo, riluttante in allenamento, con la sua furia animale: «Che hai vinto tu? Niente? E allora comincia a correre». Il “triplete” Benatia non ha bisogno di vincerlo. Ce l’ha nella testa. Forza, sguardo che inchioda, personalità da vendere a secchi. Meglio averlo dalla tua parte. Uno che ti mette pressione solo a guardarlo. Fa gruppo fisso con Pjanic e Jedvai, altro tipino da prendere con le molle. Benatia è uno che non ci sta. Uno tosto, con il senso della sfida. Quando gli hanno scritto che era lento, ha sfidato il giornalista a venire a Trigoria a controllare i suoi test di velocità. (…)
    Miralem Pjanic voleva restare a Roma. Non ha mai avuto altro per la testa. Altro leader naturale. Amatissimo dai compagni. Rudi stravede per lui, lo considera la luce. Lui, Strootman e De Rossi in mutazione continua, a indovinare corridoi invisibili. Inseparabile da Benatia e non solo per la lingua francese. Insieme hanno adottato prima Jedvai, poi Gervinho e ora Ljajic.In quanto cocco di Garcia, “Gervi”, come lo chiama l’allenatore, è stato accolto con scetticismo. Ma Rudi non fa sconti. (…)
    Ve lo raccomando Tin Jedvai. Una postura alla Franco Baresi. 17 anni, ma una personalità che fa, letteralmente, paura. Non fosse stato il talento clamoroso che è, avrebbe avuto un’interessante prospettiva da serial killer, magari solo cinematografico. La stessa presunzione, la stessa testa fredda, lo stesso sguardo gelido. Si riconosce nella sfrontatezza di Balotelli, anche se non nella sua inutile e fastidiosa stravaganza. Non arriverà mai a cavallo a Trigoria, come ha fatto il Balo ad Appiano Gentile. Tra un rispecchiamento e l’altro, Franco Baldini ha tentato di soffiarlo alla Roma. Jedvai come Strootman, a Roma a vita. Sono già stati a cena la prima sera lui, Pjanic e Ljajic. Un croato, un bosniaco e un serbo. (…)
    Ne mancano due a completare la sporca dozzina. Aggiungeteli voi. Uno è certamente Florenzi. L’altro potrebbe essere Ljajic. Appena arrivato, si è attaccato a ventosa a Pjanic. Ha preso la maglia di Lamela. Responsabilità micidiale. Dicono gli schedatori seriali che non canta e affonda le dita nei barattoli di Nutella. E’ ancora un po’ spaesato. Stava a Firenze, s’immaginava a Milano, si ritrova a Roma. Ha debuttato in conferenza stampa con un’incantevole gaffe (“Sono venuto alla Fiorentina perché ha ottimi giocatori”). Aggiungo io che il giallorosso gli dona e che con la Lazio ha un fatto personale (…)
    1

    sapete che c’è? questo articolo mi ha messo addosso una carica micidiale, la prima di livorno non l’ho vista perchè ero fuori, quella di domani ero indeciso se vederla perchè la cessione di lamela mi aveva davvero sconfortato, sono fatto così, basta una piccola cosa a buttarmi giù ma grazie a questo pezzo non solo scopro che abbiamo preso tanti giocatori ma che tre quattro sono stati acquistati volutamente perchè hanno i coglioni E a quanto pare già lo stanno dimostrando. Magari a trigoria qualcuno gli ha espressamente chiesto di fare vedere agli altri come si tirano fuori in campo. Considerato che sono anni che abbiamo una squadra di femmine è proprio quel che ci serviva e se arrivano astori e bergessio tanto meglio.

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    • @stirperomanista: Pjanic leader naturale… per quello che si è visto in due anni gli è mancato proprio ciò di cui parla Dotto. Le qualità tecniche le ha, ma in più occasioni gli è mancata cattiveria, concentrazione, carattere, tutte qualità che un leader dovrebbe possedere. Pjanic deve ancora dimostrare di avere gli attributi, e si sbrigasse a farlo, perchè ci siamo anche rotti le palle di aspettarlo, ed ormai deve farlo perchè non avrà altre occasioni: è l’ultimo superstite della “faraonica” campagna acquisti di due anni fa, per cui tanti magnificavano gli americani e chiamavano “genio” sabatini. Ora o mai più. Su Maicon, De Sanctis, Strootman e Benatia condivido: soprattutto i primi tre hanno personalità da vendere e proprio questo occorreva alla squadra.

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  6. COSA MANCA A QUESTA ROMA: De Sanctis, facciamocene una ragione, sarà il portiere titolare e penso che almeno per quest’anno possa far bene. L’acquisto di Maicon conferma che questo sarà, come è stato giustamente definito, un instant-team, cioè una squadra rivolta tutta al presente di questo campionato, come la lazie di questi anni. Manca e tanto Lamela, manca, tantissimo, Marquinhos, ad alcuni manca anche Osvaldo. A supplire ai primi due sono arrivati Benatia, Jedvaj (forse Astori) e Ljajic, del secondo ancora manca l’erede (Demba Ba? Bergessio? Gomis? Gilardino?). Nell’immediato si sente poi la mancanza di un terzino sinistro (Balzaretti si è confermato nella sua inadeguatezza) ma i dirigenti sembrano sordi a tale lacuna. Il centrocampo è un incognita tattica più che numerica o qualitativa: De Rossi, Strootman, Pjanic, Bradley, Marquinho sono giocatori di prima fascia e sostanza. Manca un regista (Pjanic riuscirà a districarsi in questo ruolo?) alla Pizarro (ma un pensierino a Jorginho?) e velocità (Pjanic, Strootman e De Rossi non eccellono certo per velocità e agilità) e in questo Nainggolan sarebbe l’ideale. Scoperto un Florenzi esterno insieme a Ljajic e Gervinho, un Totti schierabile solo come prima punta (ma Garcia non ama le prime punte statiche e per questo anche Borriello non andrebbe bene) e un parco attaccanti che vede solo giocatori di piede destro, l’impellente bisogno è prima punta di movimento, adattabile anche a ricoprire il ruolo di esterno, agile, prestante e navigata: l’identikit di Demba Ba, anche se è anche lui di piede destro. Ricapitolando per questa stagione manca un terzino sinistro (a meno che non venga lanciato Dodò), un centrocampista di rottura agile e veloce (Naiggolan) ed una prima punta anch’essa agile capace di ricoprire anche il ruolo di esterno sinistro (Demba Ba). Aspettando il disperso Destro. Speriamo che quello che manchi non sia il gioco e la voglia di vincere.
    COSA HA LA ROMA: dopo la prima giornata si può dire poco: De Sanctis in pratica non è stato mai impegnato, Maicon come tenuta sembra reggere, Gervinho quando è entrato è stato impalpabile, Totti non può fare l’esterno. Quello che sembra (e dico sembra) avere questa Roma è un maggiore equilibro, con un centrocampo vero fulcro sia della manovra offensiva, sia del ripiegamento difensivo, capace di non lasciare la difesa in balia degli avversari. Questa squadra ha poi sicuramente Florenzi, riscoperto nel suo vero ruolo, ovvero esterno d’attacco propenso agli inserimenti. Sembra riavere il suo Capitan Futuro, smanicato e con vena allegata. Sembra avere una spina dorsale solida (De Sanctis, Benatia-Castan, Strootman-De Rossi). Tante rimangono comunque le incognite, legate al rendimento collettivo e alla capacità di Garcia di dare un’anima di gioco a questa squadra.
    In ogni caso, quello che la Roma ha e avrà sempre saranno i suoi tifosi veri, 20000 voci che non smetteranno mai di sostenerla.

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    • @Iskander:

      e’ ancora troppo presto…e domani sara’un buon test
      impatto con l’olimpico
      sud chiusa

      ritorno al futuro

      vedremo

      le impresssioni buone non mancano
      la tenuta della difesa nell’uno contro uno e nei piazzamenti va verificata

      nainggolan e’ un cruccio….gran bel giocatore….vedrete…

      saluti…iska

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  7. …bello l’articolo qui sotto…..quando leggo quelle cose sulla Roma, m’attizzo!

    …Forza La Magica …daje Rudi! e daje Ragazzi!

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  8. Io non so se prima di giudicare Cvitanich l abbiamo mai visto giocare… A me mi faceva impazzire quando giocava al Boca.
    Se arrivassero Astori e Cvitanich sarebbe un mercato da 11

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    • @as-roma: io si lo seguivo nel boca…

      e concordo….

      funzionale…per caratteristiche e in ottica destro….

      ettiamocelo in testa…la Roma non vuole svalutare Destro. Punto.

      Rispondi
      • @johnnywalker: La Roma non vuole cacciare troppi soldi nè pagare troppo di ingaggio. Mettiamocelo in testa. Punto. Altro che “non svalutare Destro”… Destro l’ha già svalutato accellerandone il recupero l’anno scorso. Un giocatore su cui TUTTI ora hanno dubbi fisici vale mooooolto di meno.

  9. Lamela 30mln – Ljajic 11mln = 19mln

    =

    Thauvin 14mln + Demba Ba 2mln(emp.)

    Sobrariam 3mln…

    ATA – TOTTI, Destro, Ljajic, Gervinho, Demba Ba, Thauvin.

    Se com o dinheiro, da venda do Lamela, fossem feitas essas contratacoes… SERIA PERFEITO!!!!

    Rispondi
  10. ….
    “mettete a postoooo gli scarpini. Volete andare in champions e neanche gli scarpini mettete a posto!!!!”…..

    AVREBBE GRIDAtO NELLO SPOGLIATOIO…..MORGAN.

    “cosa hai vinto tu??? zitto e corri”

    AVREBBE GRIDATO MAICON ad osvalda che si attardava……

    GENTE CATTIVA….

    il capitano degli orange tutte le mattine prima dell’allenamento un’ora di italiano e si ncazza quando sbaglia…..CHE CARATTERE…CHISSA’ PERCHE’ E’ CAPITANO DALL’ETA’ DI 17 ANNI ..OVUNQUE VADA…..TOTTI E DDR….INNAMORATI DI LUI….NE RICONOSCONO LE DOTI DI LEADER E CARISMA…

    E MI FERMO QUI….

    DOMANI E’ CAMPIONATO.

    LA ROMA HA BISOGNO DI NOI.

    IL PASSATO E’ PASSATO

    PENSIAMO D OGGI E BASTA…
    INUTILE SOFFRIRE PER CIO’ CHE NON PUOI CAMBIARE….OFFRI SEMRE AI NEMICI L’ASSIST PER COLPIRTI…SEI DEBOLE….MAI DARE UN VANTAGGIO AL NEMICO…MAI PIANGERSI ADDOSSO…

    LA LAZIO ..NON ESISTE!

    ZITTI E A TESTA ALTA….
    ESISTE SOLO LA ROMA

    DOMANI TEST MOLTO INTERESSANTE….

    ESISTE UNA SQUadra…

    AS ROMA SEMPRE!

    VINCERE E BASTA

    DAI RUDI…

    Rispondi
      • @derossimaancheno: e cosi’ dev’essere sempre

        uniti e compatti…

        le bugie devono finire
        l’umoralita’ deve essere relagata SOLO ALLO STADIO NEI 90’E OLTRE…SOLO PER IL GOL….

        PER IL RESTO…OSSERVARE E AMARE…

        saluti ieri hai scritto un pezzo su saba da applausi..ottimo…cosi’ come ottimo e meritevole e’ quanto scrive il buon DOTTO….E LE COSE BUONE VAN SOTTOLINEATE….PERCHE’ RARE PER LA ROMA…ASSEDIATA DA PREZZOLATI..IDIOTI…UMORALI…E GENTE CHE SCAMBIA IL SINGOLO PER LA SQUADRA…

        VOGLIO 11 LEONI

  11. quanto mi piace questo giornalista, mai banale, anche con l’articolo sulle contestazioni a risicone. quella di maicon a osvaldo non la sapevo e nemmeno quella di de sanctis.

    G.Dotto Ci sono ammucchiate e ammucchiate. Quelle pornografiche, la maggioranza, sono fatte per la platea. Apparentemente festose, nascono annoiate. Quella di Livorno era puro erotismo di gruppo. Il gol di De Rossi, il pretesto che serviva. Un’ammucchiata selvaggia, sfrenata, battesimale, per dire: la nuova Roma riparte da qui. Ha restituito bene il concetto Florenzi, uno che non la smetterà di stupirci: «Sembrava avessimo segnato in 25». Un errore della telecamera inquadrava Pjanic. Correva festoso verso il mucchio. Sembrava lui il marcatore, era anche lui. Uno dei 25 era anche Rudi Garcia. (…)

    Da quando qualcuno ha pensato bene d’andarsene a specchiare la sua anima bella sul Tamigi dove, probabilmente, insieme alla propria atavica e boccoluta malinconia ha visto affondare con una pietra al collo la creatura mai nata chiamata “progetto” (degli allenatori profeti, dei giocatori in divenire, di una parola sempre forbita e, insomma, di un calcio in perenne contemplazione del mondo perfetto), la Roma ha decisamente, qualcuno dice brutalmente, virato verso il suo opposto, il pragmatismo assoluto. L’idea elementare, se vuoi bieca, che per vincere bisogna educarsi a vincere, che le sconfitte sono contagiose come la peste. Dagli angeli che non hanno sesso, alla sporca dozzina. (…)

    A cominciare dall’allenatore. Quarta o quinta scelta. Accolto con tutto lo scetticismo di cui sono capaci gli scettici a Roma. Feroce. Rudi Garcia sta dimostrando di essere all’altezza della faccia che ha. Di meritarsela tutta. Garcia è la garanzia. Lui ha, e sa di averla, la misteriosa facoltà che hanno certi uomini di evocare il meglio dal loro prossimo. Si chiama transfert. Vedi Mourinho, il paradigma di questa specie. Garcia ama i suoi giocatori, ci parla in continuazione. Comunica, sorride, li abbraccia. Fa mucchio. (…)

    Totti e De Rossi sono stati i primi a “riconoscere” Garcia. Parte da loro la sporca dozzina che farà la fortuna di questa Roma. Totti ci crede. Gli piace questo mister e gli piace la squadra. Se insiste quel velo di malinconia nel suo sguardo, no, non è il contratto, è che sa che il suo tempo sta arrivando. Essere Totti e sapere che un giorno non lo sarà più, non dev’essere facile. Francesco è un filosofo naturale, uno portato più a smorzare che a incendiare, ma in questa Roma ci sta bene, si diverte. De Rossi, era una vita che non lo vedevano così sereno, allegro persino. E’ rinato. Ritrovarsi intorno altre facce da leader lo fa sentire più leggero. Ci crede. In se stesso e nella squadra. Non si sarebbe mai perdonato d’andar via e ritrovarsi, magari, una Roma vincente senza di lui. Vuole essere quello che Jim Pallotta, il pragmatico numero uno, gli ha chiesto di essere: semplicemente Daniele De Rossi. (…)

    Morgan, già a partire dal nome. Un corsaro della vita fatta pallone. Una rivelazione. De Sanctis, leader di tutto. Sembrava un portiere in declino, di risorse e di motivazioni. Falso. «Mettete a posto gli scarpini. Volete andare in Champions League e neppure mettete a posto gli scarpini!», l’hanno sentito urlare negli spogliatoi. Era appena arrivato. Lega in particolare conDe Rossi e Balzaretti. Un micidiale, provvidenziale rompicoglioni. (…)

    Già. Kevin Strootman. E siamo a 4. La sua è veramente una faccia che promette il peggio. E lo mantiene. Arriva a Trigoria un’ora prima degli altri per fare lezione d’italiano e s’incazza perchè sa poco, ma capisce già tutto l’italiano di Garcia. Mai visto prima uno così ragazzo e tanto leader. Dai 17 in poi è sempre diventato il capitano delle sue squadre. I compagni, inclusi Totti e Pjanic, lo considerano un top player. (…)

    A proposito di brutti, sporchi e cattivi, chi oserà mai soffiare in faccia aMaicon? E’ diventato il capo dei brasiliani, e non solo. Si porta addosso, come uno scudo invisibile, la gloria del “triplete”. Ha preso Dodò sotto la sua ala protettrice. Ha investito Osvaldo, riluttante in allenamento, con la sua furia animale: «Che hai vinto tu? Niente? E allora comincia a correre». Il “triplete” Benatia non ha bisogno di vincerlo. Ce l’ha nella testa. Forza, sguardo che inchioda, personalità da vendere a secchi. Meglio averlo dalla tua parte. Uno che ti mette pressione solo a guardarlo. Fa gruppo fisso con Pjanic e Jedvai, altro tipino da prendere con le molle. Benatia è uno che non ci sta. Uno tosto, con il senso della sfida. Quando gli hanno scritto che era lento, ha sfidato il giornalista a venire a Trigoria a controllare i suoi test di velocità. (…)

    Miralem Pjanic voleva restare a Roma. Non ha mai avuto altro per la testa. Altro leader naturale. Amatissimo dai compagni. Rudi stravede per lui, lo considera la luce. Lui, Strootman e De Rossi in mutazione continua, a indovinare corridoi invisibili. Inseparabile da Benatia e non solo per la lingua francese. Insieme hanno adottato prima Jedvai, poi Gervinho e ora Ljajic.In quanto cocco di Garcia, “Gervi”, come lo chiama l’allenatore, è stato accolto con scetticismo. Ma Rudi non fa sconti. (…)

    Ve lo raccomando Tin Jedvai. Una postura alla Franco Baresi. 17 anni, ma una personalità che fa, letteralmente, paura. Non fosse stato il talento clamoroso che è, avrebbe avuto un’interessante prospettiva da serial killer, magari solo cinematografico. La stessa presunzione, la stessa testa fredda, lo stesso sguardo gelido. Si riconosce nella sfrontatezza di Balotelli, anche se non nella sua inutile e fastidiosa stravaganza. Non arriverà mai a cavallo a Trigoria, come ha fatto il Balo ad Appiano Gentile. Tra un rispecchiamento e l’altro, Franco Baldini ha tentato di soffiarlo alla Roma. Jedvai come Strootman, a Roma a vita. Sono già stati a cena la prima sera lui, Pjanic e Ljajic. Un croato, un bosniaco e un serbo. (…)

    Ne mancano due a completare la sporca dozzina. Aggiungeteli voi. Uno è certamente Florenzi. L’altro potrebbe essere Ljajic. Appena arrivato, si è attaccato a ventosa a Pjanic. Ha preso la maglia di Lamela. Responsabilità micidiale. Dicono gli schedatori seriali che non canta e affonda le dita nei barattoli di Nutella. E’ ancora un po’ spaesato. Stava a Firenze, s’immaginava a Milano, si ritrova a Roma. Ha debuttato in conferenza stampa con un’incantevole gaffe (“Sono venuto alla Fiorentina perché ha ottimi giocatori”). Aggiungo io che il giallorosso gli dona e che con la Lazio ha un fatto personale (…)

    Rispondi
    • @sottounmantodistelle:

      BRAVO CONCORDO…UNO CHE AMA LA ROMA DAVVERO…

      NE HO RIPORTATO SOPRA ALCUNI PASSAGGI…

      AD ONOR DEVO DIRE CHE IL CORRIERE COMINCIA A CAMBIARE….EVANGELISTI SCRIVE BENE E COMINCIA A CAPIRE I MECCANISMI CHE IMPRIGIONANO LA ROMA….

      AVANTI

      Rispondi
      • @Ado 83 BHF:

        bello che pjanic per fargli intendere che i dissidi tra le rispettive popolazioni di origine non costituissero motivo di conflitto fra loro ha invitato ljaicic e jedvaj a cena fuori, forse ha cercato di testare il terreno :mrgreen:

  12. Astori: la Roma cerca giocatori pronti. Un altro anno senza coppe sarebbe distruttivo. L’anno prossimo con il fair play finanziario se non prendiamo le trenta cucuzze e passa per la partecipazione alla cl, senza stadio di proprietà, rischiamo altre vendite eccellenti.

    Rispondi
  13. Senza nulla togliere a Francesco, che è molto bravo, ma matteo vitale che fine ha fatto? È un po’ di giorni che non scrive e sbaglio?

    Rispondi
    • @ave2012: penso che un gran colpo per come lo intendiamo noi non arrivi, ma qualcuno di funzionale alla squadra si. Non sono da escludersi più colpi dell’ultima ora come fece due anni fa. Per ora Saba ha seminato tanto e il momento di raccogliere

      Rispondi
      • @sottounmantodistelle:…il grande nome penso anch’io non arrivi, ma magari uno di cui fino ad ora si è parlato poco, tutti i nomi fatti potrebbero essere depistaggi, x nascondere il reale obbiettivo

      • @ave2012: praticamente ci hanno accostato calciatori di tutti i continenti, quindi, credo, che almeno una volta il nome sia stato fatto

      • @sottounmantodistelle:…pure questo è vero, x fortuna il calciomercato sta x chiudere, non ne posso più. Il campo, è ora che si parli solo di giocare, che è quello che interessa

  14. O mi cazzo lo vole sto astori pe 15 milioni
    Co sta cifra compri 3 jadvej o 3 marcos o 3 castan che 10 volte più forti

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