Buongiorno fratelli miei, che bella giornata è oggi qui…Il venticello mi carezza il viso e le nuvole coprono il cielo, lasciando qualche sorriso luminoso d’un sole che sta per salutare la Serie A italiana…già, sta finendo…manca solo la partita di oggi…che sarà solo una formalità per molti giocatori, ma che non lo sarà per il futuro di tante persone, tirate in ballo, direttamente o indirettamente, da quel filo invisibile che ci lega tutti, chiamato destino. Io non vedevo l’ora che finisse, ma ora provo un po’ di malinconia…perchè sono preoccupato per ciò che potrebbe succedere nei prossimi giorni, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi…un buco nero, che ci avvolgerà, irrimediabilmente, se non si interverrà subito. Spalletti ha lanciato un messaggio chiaro al nostro attuale Presidente:" Un progetto chiaro e resto". Esatto, chiarezza. Ma mi suona un po’ ipocrita questa frase, perchè il primo a non essere stato chiaro in queste giornate finali è stato proprio il mister. Mezze frasi, sorrisi deboli e sguardo sfiduciato. Proprio quello che ci manda in bestia. Almeno a me. Vogliamo chiarezza, da tutte e tre le parti. Oggi vorrei vedere i giovani correre, trasportati dal vento di Roma, la città eterna. Tutti per Totti, oggi. L’obiettivo di oggi è quello, ma già alla fine della partita, ne comparirà un altro: Fare chiarezza. A metà settimana, l’incontro tra Rosella e il Mister, come ha detto quest’ultimo. E da mercoledì ripartire, tutti insieme. Se poi qualcuno partirà, saluteremo. Ma qualcun altro arriverà e saranno arrivi pesanti. Io prima di chiudere ogni libro, abbassare la visiera del casco o disperarsi, aspetterei ancora un po’.
Ave atque vale.