Rosella Sensi intervistata dalla Gazzetta dello Sport

Rosella Sensi, ex presidente della Roma, è tornata a parlare della Roma in un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole:

SUL SUO ADDIO TRA LE CONTESTAZIONI

“Penso che è stato sbagliato pensare solo a distruggere il buono che avevamo lasciato. Sarebbe lo stesso errore farlo ora. Quando i risultati non arrivano i tifosi sono arrabbiati ma l’importante è non superare mai i limiti”.

SUGLI ERRORI DELLA SENSI ED I CONTI IN ROSSO

“Visti i risultati non penso che gli errori siano stati tanti. Sbagliamo tutti e io credo di averlo fatto nella comunicazione ma non in quella borsistica. Inoltre la Roma non stava per fallire è una favola: ci sono bilanci certificati che attestano il contrario”.

SU LUIS ENRIQUE E ZEMAN

“Io avrei puntato su Montella e non avrei esonerato Zeman”.

NEL 2005 NON FU PRESO ZEMAN PER UNICREDIT

“Fu una scelta delicata in cui vennero fatte diverse valutazioni”.

IL GIOCATORE PREFERITO

“Sempre Totti. Quando gli rinnovai il contratto si diceva che 5 anni erano troppi”.

SULLA PRESENZA DEL PRESIDENTE

“Per me serve un grande ombrello che prende le critiche e protegga la squadra, serve sempre di un punto di riferimento”.

SUL NUOVO LOGO

“Non lo avrei cambiato. Bisogna rispettare le tradizioni”.

Photo Credits | Getty Images

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