Michel Platinì chiarisce su La Repubblica fatti inerenti all’organizzazione della Finale di Champions a Roma il 27 maggio. "È da otto mesi d’altronde che ci lavoriamo, in pieno accordo con il Comune di Roma. Sono loro che ce l’hanno detto. È una festa della città, non sarebbe bello cambiare adesso, e poi ci sarebbero non pochi problemi", aggiunge Platini. Per sostenere l’opzione Colosseo per il Festival Champions, Platini ricorda che "lo scorso anno lo abbiamo fatto nella Piazza Rossa a Mosca, ci sono state duecentomila persone e non è successo nulla". Platinì è ottimista sul futuro del calcio italiano: "Ha tutti i mezzi per tornare al vertice: la Roma in Champions, ad esempio, è stata sfortunata con quei rigori". Quanto al ‘doping finanziariò per i club, Platini afferma: "Tempo 2-3 anni e le squadre che hanno debiti non potranno più fare le Coppe europee propugnando una battaglia dell’ etica che vincerò, sicuro". E i calciatori che scommettono? "Non giocano più a calcio".
