“Papa vada in Israele con chiarezza morale”

, 4 MAG – «Se il Papa andrà in Israele con chiarezza morale, agirà per la pace. Se invece applicherà una doppia morale, un doppio-pesismo, allora ritarderà questo processo»: con un accenno al prossimo viaggio del pontefice in Giordania, in Israele e nei Territori palestinesi, Alan Dershowitz, penalista e commentatore politico statunitense, ha chiuso nella sede dell’Eurispes la presentazione del suo libro Processo ai nemici di Israele (Eurilink, pp.307, 19.50 euro) nel quale contrattacca alle tesi dell’ex presidente americano Jimmy Carter e di due accademici Usa, Stephen Walt e John Mearsheimer, che indicano nello stato ebraico un regime di apartheid sul modello sudafricano. «Nella dottrina cattolica – spiega Dershowitz – uccidere, a meno che non sia difesa, è sempre un delitto: il papa non si stanca di ripeterlo. Ma quando parla di Israele diventa confuso e mette sullo stesso piano Hamas che uccide intenzionalmente bambini israeliani e lo stato ebraico che si difende. Questa equivalenza morale non fa che ritardare la pace». Dershowitz ha detto anche di ritenere che «Israele non attaccherà l’Iran: in genere quando si parla di una cosa non avviene. E poi sarebbe difficilissimo e costosissimo, ma è altrettanto vero che per Israele un Iran nucleare è inaccettabile».

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