Che ne sarà di noi

La storia recente della As Roma, i romanisti la conoscono per bene, almeno sulla carta, la Roma in campo è letteralmente la brutta copia di quella che conquistava l’Europa che conta, Madrid e Lione, quella del record delle 11 vittorie consecutive, oggi la Roma è quella che non riesce a far goal, che ha subito tantissime segnature, che è stata capace di beccare in quattro occasioni sonore batoste, tutte con quattro goal al passivo. I fatti che inquietano l’ambiente sono degli scricchiolii che oggi iniziano a saltare fuori, le parole di Spalletti, la società che annulla il ritiro su richiesta di Totti e De Rossi senza aver interpellato l’allenatore, le vicende societarie tanto parlate, che ancora oggi si ha il dubbio della loro esistenza. Una Roma che ha dei mali, non solo dal punto di vista sportivo e tecnico, dei mali che sono dentro e che difficilmente si potrà guarire in brevissimo tempo. La Champions dopo tre anni consecutivi è stata lasciata ad altri, per carità, ma vedere Fiorentina e Genoa contendersi il posto in Champions è letteralmente mortificante, due squadre di molto inferiori alla Roma. La Roma è stata capace di dire addio ai sogni europei niente meno che a quattro giornate dalla fine, non all’ultima giornata, un mese prima della fine del campionato. I tifosi hanno contestato in maniera singolare, il cuore della Sud assente per 85 minuti è entrato in Curva a 5 minuti dalla fine, il tempo giusto per assaporare il gusto amaro di un pareggio che lascia tutti scontenti. I fischi piovono, Spalletti esce un pò fuori le righe, la Sensi si scusa, De Rossi si giustifica, Totti preferisce non parlare, in questa maniera che ne sarà di noi?

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