Ecco le parole dello Sceicco Al Qaddumi, rilasciate all’emittente radiofonica CSS dopo la firma dell’accordo preliminare. Vediamo le sue parole, rilasciate allora, riprese oggi da LARoma24.it. Vediamo cosa diceva…:
“Non so cosa sia successo e perché sia uscito tutto questo. Credo che qualcuno non voglia che entri nella Roma. Questa notizia non doveva uscire e l’accordo preliminare era confidenziale. Dopo il derby con Pallotta avremmo voluto fare una conferenza stampa. Il comunicato sull’accordo lo ha fatto la Roma. Per Unicredit, potrei essere solvibile per via della mia “vita”, ma gli americani non credo siano così stupidi. Come fanno a firmare un accordo preliminare con una persona che non ha soldi? Non è possibile. Ma sono scemi? C’è la Consob. Riguardo al magistrato che indaga sulla mia società, è un atto dovuto. Chi mi sta dietro per questa operazione è un fondo arabo, non voglio dire la famiglia di origine. Il discorso dei titoli, sceicco o non, o dell’ambasciatore giordano che non mi conosce, non mi riguarda. E l’ultima cosa non è vera. Moncalvo non è il mio portavoce. Padovano l’ho conosciuto tramite un dottore, che me lo ha presentato, nemmeno sapevo chi fosse. Sono stato onesto, mi aveva detto che aveva problemi giudiziari e quando sono tornato a casa sono andato a vedere i suoi trascorsi. Piano piano l’ho frequentato, ho conosciuto la sua famiglia, gli ho presentato il mio avvocato. Persone legate ai carabinieri mi hanno detto che è stato messo dentro, che non c’entra nulla. Poi ci sono diventato amico, ho conosciuto la sua famiglia. Adesso ha il processo d’Appello. Naturalmente lui è stato precipitoso, è andato a parlare direttamente, forse perché voleva pulirsi. So che è un bravo ragazzo. Gli ho detto che doveva prima risolvere i suoi problemi e poi lo avrei fatto entrare nella Roma. Lui ha voluto fare in fretta. Chiudiamo? se Dio vuole, sì. Non andrò in Svizzera. Se entrerò nella Roma, non farò il Presidente perché a Pallotta piace esserlo: farei il presidente vicario qua a Roma. Avremo gli stessi poteri. Il mio patrimonio non è né di 2, né di 9 miliardi. Sono entrato in possesso della mia eredità da oltre un anno. Io lavoro in partnership con la mia famiglia, dietro c’è un fondo. Sul progetto della cittadella industriale in Arabia Saudita è vero: lì era nato il discorso della società Acqua Marcia, era una società completa. Poi, per fortuna, siamo andati a vedere bene e abbiamo visto quello che succedeva. Specifico una cosa: i signori dell’Acqua Marcia che dicono di avermi regalato un orologio costosissimo si devono vergognare. Il giorno del mio compleanno è stato un mio socio a regalarmelo, ed era un orologio da 100-200 euro. C’erano anche loro, che hanno solo mangiato e bevuto. I miei consulenti mi hanno detto di lasciar perdere, la società non aveva futuro. Mai preso un caffè con Caltagirone, l’ho visto sempre negli uffici di Acqua Marcia e non mi è stato regalato nessun accendino d’oro. Prima la società non mi voleva, ma forse ora è in difficoltà? c’è anche da dire che Pallotta è su Forbes, fra gli uomini più ricchi. Non è detto che ci sarà anche io: Al Mansour non è nella lista, nonostante sia ricco. Rolex e Ferrari d’oro non li avrò mai, non mi piacciono“.
E, sempre secondo Centro Suono Sport, Al Qaddumi sarebbe stato ricoverato in mattinata per un malore.
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