Aurelio Andreazzoli, allenatore della Roma, ha parlato a Sky Sport della situazione dei giallorossi. Ecco le sue parole:
Abbiamo vissuto con apprensione anche il pre gara, era fondamentale. Per noi è stata una settimana intensa, il mio mestiere è arrivare la e lasciare il palcoscenico ai ragazzi che si sono espressi in quella maniera.
SULLA GARA
“Ho studiato ogni mossa, abbiamo fatto delle proposte ed i ragazzi le hanno seguite. Visto il tempo che abbiamo avuto a disposizione siamo soddisfatti di quello che abbiamo fatto. Senza i sogni non si va da nessuna parte. I sogni, come entità astratta, portano poco lontano ma bisogna mettere applicazione per raggiungerlo. Se ci si riesce c’è molta soddisfazione”.
SULLO SPOGLIATOIO DELLA ROMA
“Parlavamo di questo aspetto anche in maniera colorita con un collaboratore. Sono cose false, è un gruppo di lavoro stupendo. Non ho dovuto fare puntualizzazioni sui comportamenti ma solo poche ma rigide regole. Non ci sono problemi nel farle rispettare, c’è assoluta amicizia. Abbiamo risolto prima davanti alla squadra e poi individualmente il problema del rigore ma in una chiacchierata a tre piacevolissima e anche commovente. Le cose che sono emerse fuori erano false. Labitudine è di raccogliere una notizia e poi tutto lambiente la fa propria anche se è palesemente falsa. Purtroppo accade anche nella vita di tutti giorni. Per me è grave errore, è giusto avere la libertà di informare ma bisogna filtrare, così si fanno dei danni.
SU ZEMAN
“Lho applaudito tra il pubblico ma non abbiamo avuto il modo di vederci.
SU DE ROSSI
“Ha ampi margini di miglioramento, contro i bianconeri ha ristretto la forbice. Ha fatto il massimo, ha ampi margini di miglioramento e la farà vedere”.
SU TACHTSIDIS E LA STAFFETTA AD INIZIO ANNO
“Potrebbe aver influito su di lui ma non penso. Il dualismo è normale nello sport ma può essere che l’abbia disturbato ma è passato. Adesso ho messo dei paletti per ripartire nel modo giusto. Lui deve mettersi alle spalle tutto quello che è stato, deve dimostrare quello che sa fare quando stava bene fisicamente. Gli ho visto fare delle cose impressionanti nonostante deve sistemare qualcosa. Stava tra i pochi centrocampisti al mondo, tra i migliori. Deve lavorare e tornare là e lo farà sicuramente. Deve migliorare sotto l’aspetto fisico, lo aiuteremo in questo e poi non ci saranno difficoltà per lui”.
SULLA DIFFERENZA CON ZEMAN SUL PIANO DEL DIALOGO
“Posso parlare solo del mio, ho assistito al tecnico della Nazionale di Volley, Berruto, e parlava di questi aspetti su come gestire il gruppo per ottenere il massimo. Ho imparato da lui ma ho ricevuto anche molte conferme sul nostro lavoro in questi giorni”.
SU UNA PASSEGGIATA IN CENTRO DOPO LA VITTORIA
“No, Trigoria mi dà ampia libertà. Ho fatto anche il guardiano: conosco vita, morte e miracoli e mi ha agevolato tantissimo”.
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