Marcello Lippi lancia un segnale di pura "battaglia" sportiva a Giovanni Trapattoni. Lippi vuole battere il Trap, una sfida nella sfida quella fra Lippi e Trapattoni, due che hanno avuto una simile carriera, nella Juventus hanno vinto tutto, ha allenato molte squadre uguali, il Trap l’Inter dei record, Lippi l’Inter dei record negativi, e poi la nazionale italiana. «L’Italia vuole vincere, ma ha grande rispetto per l’avversario e per chi lo guida. Se battiamo l’Irlanda, comunque, non chiudiamo il conto». Marcello Lippi e l’Italia sono pronti alla sfida con la Repubblica d’Irlanda di Giovanni Trapattoni, che domani fa visita agli azzurri nel match in programma a Bari e valido per le qualificazioni ai Mondiali 2010. Gli azzurri guidano il Girone 8 con 2 punti di vantaggio sulla selezione del Trap. Un successo consentirebbe ai campioni del mondo di portare il margine a 5 lunghezze: la qualificazione sarebbe virtualmente raggiunta. «Dopo la vittoria in Montenegro abbiamo provato una sensazione di compiacimento. Ma la partita con l’Irlanda dobbiamo ancora giocarla e vincerle. L’Irlanda ha fatto finora un girone splendido, hanno solo 2 punti in meno di noi. Se vinciamo, andiamo a +5: ma mancherebbero ancora 4 partite e ci sarebbero 12 punti a disposizione», dice Lippi frenando gli entusiasmi. «Non so se l’Italia vista in Montenegro sia sufficiente per battere l’Irlanda: sono avversari diversi, con caratteristiche differenti. L’Italia vista nel secondo tempo a Podgorica, però, è una squadra affidabile». Domani bisogna fare i conti con un rivale che merita «il massimo rispetto».