Donadoni carica il suo Napoli contro il Milan

NAPOLI, 21 MAR – Scollarsi di dosso i timori, osare e tornare ad essere convinti dei propri mezzi. Alla vigilia della gara interna con il ‘suò Milan, il neo tecnico del Napoli, Roberto Donadoni, sprona così i calciatori azzurri. L’ex commissario tecnico della Nazionale di calcio sa bene che quella contro i milanisti è da sempre una gara vissuta in modo particolare a Napoli e lo dicono anche i numeri visto che domani al San Paolo saranno in sessantamila a tifare per Lavezzi e compagni. «Il Napoli – ha spiegato il tecnico – andrà in campo cercando di dare del filo da torcere al Milan, squadra che sta facendo bene. I nostri avversari hanno grandissime qualità e lo sappiamo. Guai a far giocare i rossoneri con il loro ritmo, in questo caso possono far male a chiunque. Sono una formazione tecnica ed esperta, abituata a sfide importanti e davanti ad un pubblico numeroso. Ma anche il Napoli ha delle qualità, e le può sfruttare. Importante sarà scrollarsi di dosso i timori, cercando di osare di più, di provarci. Si può anche sbagliare ma si sbaglia quando si prova ed io voglio che la mia sqaudra ci provi sempre». E proprio domani, nel giorno dell’esordio casalingo, l’allenatore si ritroverà di fronte il suo passato ma, guai ad emozionarsi. «È chiaro che ci teniamo a fare bene – ha ripreso – ci sono tutti gli ingredienti per una serata stupenda e le migliori condizioni per la prima uscita personale in uno stadio così prestigioso. Sarà uno stimolo in più per tutti. Ma per quanto mi riguarda devo cercare di trasmettere stimoli positivi ai ragazzi. Non devo farmi influenzare da questi fattori così come non devono farsi influenzare loro e pensare solo a quello che bisogna fare in campo». Donadoni, pur temendo i rossoneri sa di poter contare su un «gruppo disponibile» al quale però chiede di non pensare ai fischi dell’ultima prestazione davanti alla tifoseria amica. «I ragazzi hanno voglia di tornare ad essere quelli di qualche tempo fa, di quando stavano facendo benissimo in campionato. Io ho avuto un approccio positivo e la speranza è che si sia recuperata un pò di condizione fisica. Ora serve che la squadra torni ad essere convinta dei propri mezzi». Ma quella di domani può essere la gara della svolta? «Calma – ha proseguito – il calcio non è un interruttore che si accende e si spegne e ti fa ritrovare d’incanto la condizione brillante. Ci vorrà tempo e lavoro. Al momento dobbiamo mettere in campo una squadra equilibrata e che abbia un sensi». L’unica amarezza di Donadoni riguarda le assenze, specialmente quelle di Maggio e Gargano, entrambi out per l’intera stagione. «Mi dispiace molto per gli infortunati sia perchè non potrò utilizzarli sia perchè non posso conoscerli bene tecnicamente. In difesa (Aronica squalificato e Rinaudo alle prese con la varicella, ndr) abbiamo gli uomini contati quindi posso dire che non dispongo di molte alternative e ci sono poche soluzioni tattiche. Comunque ribadisco che questo non è il momento degli esperimenti ma bisogna adeguarsi e fare di neessità virtù. Fa piacere aver recuperato Mannini, lui però non gioca da tempo, e perciò non è il caso di caricarlo di troppe responsabilità. Datolo? È un ragazzo serio, un ottimo professionista. Bisogna ora capire la sua collocazione tattica». Belle parole pure per Hamsik ma Donadoni preferisce non sovraccaricare nessun giocatore di responsabilità, specialmente in questo momento. In attacco prosegue il ballottaggio tra Zalayeta e Denis con il primo in vantaggio rispetto al secondo.

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