Il brasiliano della Roma scatenato: "A Moratti non interessa? Forse perché ha perso 6-2… Ma troveremo un’Inter rabbiosa".
"Per me questa Coppa Italia conta tantissimo, vale come una Champions. A Moratti non interessa? Forse lo ha detto perché ha perso 6-2…". Brasiliano di nascita, ma romano d’adozione. Amantino Mancini sembra davvero cresciuto all’ombra del Colosseo quando parla della finale con l’Inter: orgoglioso ed esagerato come tutti i capitolini, l’esterno preferito di Spalletti danza sulle ali dell’entusiasmo dopo l’incredibile risultato della finale d’andata della Coppa nazionale.
"Voglio vincere qualcosa in questa città e spero che giovedì entreremo nella storia della Roma. Sono sicuro che troveremo un’Inter avvelenata, che vorrà vincere a tutti i costi. Noi dovremo restare concentrati, avete visto che fina ha fatto il Barcellona con il Getafe?".
Già, il Barcellona, una delle squadre che da tempo corteggiano Mancini. Le intenzioni di Amantino però sembrano essere tutt’altre: "Credo fortissimamente nel progetto-Roma, la società ha fatto tanti acquisti e ha dato la giusta mentalità. Siamo una squadra da 9 in pagella, sicuramente tra le migliori d’Europa, dobbiamo solamente trovare la continuità che ha avuto l’Inter in campionato. Io qui sto bene, ho attraversato momenti difficili in cui Spalletti è stato per me come un padre. Con Totti poi è tutto chiarito, c’è stato un litigio e per due anni non ci siamo parlati, perché entrambi siamo orgogliosi, ma in campo il rapporto è sempre stato buono e l’importante è quello".