Il settimanale L’Espresso ha intervistato Luca Parnasi, imprenditore che costruirà il nuovo stadio della Roma a Tor di Valle. Ecco le sue parole:
SUL SUO RUOLO NELLO STADIO
“Saremo i project manager e ci affideremo alle miglior imprese consigliando la Roma. Le capacità delle imprese ci sono e ovviamente la chiave sarà il progetto dell’architetto americano Dan Meis. Per ora non sappiamo neanche se sarà in cemento armato o una struttura metallica. La vicino c’è anche il Tevere quindi non dico che si arriverà allo stadio in barca, ma potrebbe essere un’idea. Ma io sono certo che gli americani vogliono fare dello stadio un nuovo Colosseo, un simbolo a livello mondiale”.
SULLA TEMPISTICA
“Aprire il cantiere nell’estate del 2014 e finire il nuovo impianto nel 2016. Forse arriveremo al 2017”.
SUL COSTO
“Sarà da da 200 a 300 milioni di euro per 55-60 mila posti a sedere. Credo che la spesa finale sarà in un punto medio”.
“Potrebbe essere un project financing ma non conosco le idee degli americani. In seguito l’impianto genererà introiti sufficienti a pagare l’investimento. Sicuramente ci sarà un pool di finanziatori guidato dalle banche ma anche gli sponsor faranno la loro parte”.
SUL QUADRO POLITICO IN VIA DI RINNOVAMENTO
“Si ripartirà da zero ma l’unica bandiera che ci sarà è quella giallorossa. Rispetto alla legge sugli stadi a noi non cambia perchè agli americani non interessa costruire case grazie ai permessi di una nuova legge. A loro interessa soltanto aumentare il valore patrimoniale del club”.
SULLO SCETTICISMO IN CITTA’ PER GLI AMERICANI
“Ovviamente è scettica di fronte agli annunci sulla carta. Duando ci sarà il progetto con le carte a corredo l’emozione aumenterà. Per me è un sogno da imprenditore e da tifoso sogno che Francesco Totti batta il record di gol di Silvio Piola nella nuova arena”.
Photo Credits | Getty Images