Baptista al Guerin: “Totti e De Rossi i leader”

Julio Baptista si confessa al Guerin Sportivo, la bestia parla di arbitri, di Roma città, di Totti, di De Rossi, in sostanza una vera e propria confessione su tutto quello che riguarda la sua prima esperienza a Roma per Julio Baptista che ha vissuto momenti esaltanti ma anche qualche ombra come le due gare disputate da Julio Baptista contro la sua ex squadra, l’Arsenal di Wenger.

Dopo il gol nel derby, i tifosi ti hanno dedicato una piazza, cambiando “G. Battista Grassi” in “Julio Baptista”.
«È bello fare telice tanta gente, ma non mi era mai capitata una cosa simile e penso che solo qui potesse accadere. Queste cose fanno capire quanto sia importante il calcio a Roma».
E pensare che se fosse arrivato Mutu, tu non avresti mai visto Trigoria.
«Già, la Roma non mi avrebbe preso. Adrian gioca nel mio ruolo. Diciamo che sono stato una valida alternativa: volevo lasciare il Real e i giallorossi sono arrivati al momento opportuno».
Ora puoi sbilanciarti: era la Roma che ti aspettavi?
«Sì, le attese sono state confermate. Una squadra forte, ambiziosa, ricca di campioni. Abbiamo un solo rimpianto: non essere riusciti a garantire una certa regolarità di risultati».
Una truppa abile e ambiziosa, comandata da un tecnico severo ed esigente: che idea ti sei fatto di Spalletti?
«Ha tanta voglia di fare bene. È una persona bravissima e un allenatore perfezionista e rigoroso. Non lascia nulla al caso».
Hai condiviso il modo in cui ha gestito il caso-Panucci?
«Sì. Ha un carattere forte e penso che tutti dobbiamo rispettarlo. Poi ognuno può pensarla in maniera diversa. Peccato, però: l’esperienza di Christian ci avrebbe fatto comodo, ancor di più in Europa».
Dunque l’obiettivo è il quarto posto?
«Sì. Siamo consapevoli di aver fallito due, tre partite e di aver perso per strada dei punti. Meglio restare con in piedi per terra e puntare dritti al piazzamento minimo per la Champions».
I tanti infortuni dei quali parlavi, potrebbero derivare dal fatto che in Italia ci si allena troppo?
«Non lo dico… Ma basta fare una comparazione con il calcio inglese e spagnolo per confermarlo: qui si lavora molto di più».
Quale compagno ti ha impressionato di più?
«De Rossi. Montella è senz’altro il più brasiliano della squadra: ha un dribbling carioca. Per il futuro punto su Aquilani. Totti? Ha tante qualità ma anche 33 anni e deve fare i conti con gli infortuni. Vive la parte finale della carriera, magari tra tre stagioni dirà addio al calcio. È stato ed è un grandissimo calciatore. Ha una spiccata mentalità, ha lasciato il  segno».
Lo metti tra i Dieci più importanti che hai visto?
«Andiamo con ordine: Zidane è al primo posto, Ronaldo al  secondo… No, non credo di poter mettere Checco sul podio. È un grande ma ha già vissuto il miglior momento. Se avessi giocato con lui qualche anno fa, l’avrei potuto apprezzare meglio e lo avrei inserito nei primi tre posti. Il bronzo spetta a Ronaldinho: al Barcellona era un vero fenomeno. Una citazione a parte la merita Roberto Carlos, il miglior terzino della storia. Non ce n’è un altro come lui».
Chi è il vero leader della Roma?
«Sono due: Totti e De Rossi. Sono entrambi romani e i tifosi si identificano in loro».
Domanda secca: gli arbitri favoriscono l’Inter?
«A mio modo di vedere la cosa non riguarda solo l’Inter. Ho visto quattro volte la Juventus ed è sempre stata una cosa incredibile. Un giorno vorrò capire come si possa fare così. Il guardalinee era a un passo da un giocatore bianconero in netta posizione di fuorigioco. Il pallone ha raggiunto questo giocatore in fuorigioco e il guardalinee non ha fatto niente. Non ho mai visto nulla di simile nell’arco della mia carriera». 
Gli arbitri stanno falsando il campionato?
«No, questo no. Sennò è un casino. Il calcio non sarebbe più una cosa bella, ma manipolata. Certo: non ho mai visto certe cose in altri tornei, ma penso che non lo facciano a posta».
La Roma è protetta?
“No, assolutamente. Non è protetta. A parte il fallo di mano di  Mexes contro l’Udinese, non ha certo ricevuto aiuti».
Qual è stato il migliore allenatore che hai avuto?
«Wenger. Mi ha valorizzato, anche se per me non fu facile ai tempi dell’Arsenal, dove trovai  una squadra vice-campione di Champions. Un gruppo già formato, compatto. Però, lavorando sodo, riuscii a ritagliarmi lo spazio. Da Wenger ho appreso tanto».
L’uscita dalla Champions con l’Arsenal, quanto rallenta il progetto di crescita?
«Il modo in cui siamo stati eliminati mi fa ancora male. Abbiamo fatto una grande gara di ritorno, malgrado i tanti assenti. Non ci ho dormito».
Fuori dal campo cosa ti piace fare?
«Amo la normalità. Uscire a cena con la famiglia, qualche serata al cinema, frequentare i compagni brasiliani e suonare la chitarra o alcuni strumenti come il Cavaquinho. Ma la cosa che amo di più è il golf: quando posso vado sul green. Se non fossi diventato un calciatore, avrei puntato sul golf o avrei cercato gloria in campo musicale». 
I tuoi cantanti preferiti?
«Mi piace la Pausini e vado matto per le tonalità spagnole, brasiliane, inglesi e italiane. Da sempre, ho un debole per il grande Michael Jackson».
Prima di chiudere, facciamo un gioco: consiglia un giocatore alla Roma
«A noi serve molto un esterno in grado di coprire entrambe le fasce. Che sia veloce ed abile a destra e a sinistra. Un elemento alla Cristiano Ronaldo. Ma anche Robben sarebbe il top».
Cosa saresti disposto a fare per vincere lo scudetto?
«I capelli non posso tagliarli perché li ho già corti. Però potrei cantare “Grazie Roma” sul prato dell’Olimpico subito dopo il fischio finale. E magari mi farei accompagnare da Pizarro. Il Pek quando fa la doccia canta in modo superlativo».
Cosa pensi della polemica di Mourinho?
«Non entro nel merito: mi limito a dire che il portoghese mi piace come tecnico. Diplomatico? Può darsi. Ma sincero».

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3 commenti su “Baptista al Guerin: “Totti e De Rossi i leader””

  1. a romanista d.o.c. ma secondo te la roma va a compra ibrahimovic? ma prima de di ste cose pensaci du volte va…. co i sordi dell’ingaggio annuale de ibra la roma ce fa la campagna acquisti……

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  2. caro baptista ti chiedo una sola cosa, sabato sfonda la juve, dobbiamo vincere!!!!!a proposito popolo giallorosso, a ibra sta per scadere il contratto, che ne pensate di acquistarlo a parametro zero, sarebbe un attacco da paura cn lui!!!!ke ne pensate di fare una bella rikiesta al caro pradè?

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