Franco Baldini, il direttore generale della Roma, ha parlato della vicenda che sta muovendo tutti gli organi del calcio italiano, l’inversione di campo del 16, per la Tim Cup.
“L’atteggiamento della Fiorentina, con la vendita anticipata dei tagliandi, ha messo pressione alla Corte Federale. Al momento la riunione della Corte è in corso, ed emetterà un punto di vista. La Lega e la Fiorentina affermano che non sia un organo competente, ma noi pensiamo che lo sia. E’ un dibattito lungo perché ognuno pensa di essere nel giusto, com’è ovvio che sia, visto che siamo qui. Noi siamo convinti di avere ragione e vogliamo tutelare il diritto di giocare in casa, come da calendario, e quello dei tifosi di assistere alla gara a Roma. Svolgendosi a Firenze, anche considerando la tessera del tifoso, molti saranno impossibilitati“.
E Romanews.eu riporta anche queste parole:
“Alla Fiorentina hanno recapitato il diritto ed ora stan cercando di difenderlo, per quanto penso che nemmeno loro sono convinti“.
Se la Roma fosse d’accordo con la prossima candidatura di Beretta, magari sarebbe d’accordo con la decisione?
“Io non posso il processo alle intenzioni…Noi abbiamo un diritto che ci deriva dalla migliore classifica rispetto alla Fiorentina e questo diritto non ci viene riconosciuto in ragione di una concomitanza che suona male visto gli otto giorni di distanza tra una partita e l’altra. Il resto non mi interessa…“.
Noi non contestiamo minimamente il regolamento, nè l’arbitrarietà della Lega nel predisporre i calendari, ma il fatto che questo regolamento sia stato interpretato privilegiando un diritto secondario rispetto a quello primario, ovvero quello di far giocare in casa la squadra arrivata prima in classifica, ma questo non ci è stato concordato per una strana concomitanza, ad 8 giorni di distanza. Noi Roma ci siamo sempre fatti sentire in tempi, modi e anche nel luogo opportuni, senza fare scenate che molti altri fanno credendo di passare dalla parte della ragione. Sia chiaro: ogni qualvolta la Roma avrà un minimo diritto, o penserà di aver ragione, lo faremo valere in ogni maniera lecita, nel limite del possibile, nelle sedi opportune.
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