Gara pallida ieri sera per l’attaccante giallorosso, pochi movimenti, spesso sbagliati, poca cattiveria sotto porta nell’unica occasione degna di nota capitatagli su assist di Francesco Totti, spesso nascosto all’interno dell’area di rigori ha perso gran parte dei duelli con i difensori del Napoli.
Mattia è stato il rovescio della medaglia rispetto alla prova di Cavani, mentre quest’ultimo ha fatto tutto quello che vorrebbe vorrebbe un allenatore da un centravanti, gol, intensità offensiva, pressing sui difensori, sponde, inserimenti e quant’altro, l’ex Siena pur volenteroso in certi frangenti di gara è stato fuori dalla manovra giallorossa.
Il paragone con Cavani è un pò ingeneroso, ma mettendolo a confronto anche con Osvaldo, anche qui Destro perisce: ciò che ha colpito ieri è stata soprattutto la diversa mentalità, l’italo-argentino è un attaccante maturo che riesce a sopportare il peso dell’attacco sulle sue spalle, non a caso ha trovato un gol, l’unico della Roma, grazie ad un movimento offensivo.
Mattia è senza ombra di dubbio un talento che davanti a se ha molto margine di migioramento, ma adesso ha bisogno di tranquillità e di allenarsi duramente.
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