Osvaldo intervistato da Repubblica

Daniel Pablo Osvaldo, numero 9 della Roma, ha rilasciato un’intervista a La Repubblica. Ecco riportati i passi salienti:

SU ROMA – MILAN
Noi siamo in crescita, sappiamo cosa fare in campo, abbiamo un’identità. Ma il calcio non è una scienza sacra e il Milan merita rispetto.

ITALIANO O ARGENTINO
Gioco per l’Italia grazie ad un bisnonno di Filottrano, nelle Marche. Però la mia infanzia interrotta è in Argentina, i miei amici sono lì, quella è casa mia. Sono contento della maglia azzurra e a quelli della Lega Nord che vorrebbero solo italiani doc chiedo: che senso ha? E’ puro razzismo. Balotelli è nato a Palermo e parla bresciano, anche grazie all’oriundo Camoranesi gli azzurri hanno vinto il mondiale in Germania. E’ sbagliato offendere qualcuno solo perché non è nato dove piace a te.

SULLE ESPULSIONI
Ma sì, ho un carattere di merda. Mi piace essere così, ma non sono il solo a sbagliare. E mi devo difendere dalle cattiverie: un sito romano ha scritto che mia madre era morta. Allora chiamo casa, sono le quattro di mattina in Argentina, risponde mamma, mi metto a piangere. Chiedo: si può pubblicare una notizia così drammatica senza fare verifiche? Poi dicono: Osvaldo è nervoso. Mi sento troppo giudicato. Io gioco nella stessa maniera, non dipende dai soldi. Ma questo il tifoso non lo capisce: crede che siccome guadagni tanto, devi realizzare tanto. Ma anche con 600 euro al mese giocherei nello stesso modo. Io cerco la pace, ma ho i tifosi sotto casa, e se vado con mia figlia al ristorante non posso avere intimità. Non mi sento libero. Roma è affascinante, vorrei godermela di più.

Photo Credits | Getty Images

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