Mediaset non si era scagliata solo contro YouTube. Il gruppo di Cologno Monzese aveva chiesto al tribunale di Milano di intervenire anche nei confronti del sito del Corriere della Sera e obbligare RCS a rimuovere tutti i video tratti dai programmi trasmessi sui canali Mediaset. Nello specifico, si trattava di 59 video che riportavano frammenti di varie trasmissioni andate in onda su Canale 5 e Italia 1, tra i quali anche 4-5 filmati presi dal Grande Fratello, il format ideato da Endemol e giunto, in Italia, alla nona edizione. Ieri sera, una nota diffusa da Mediaset informava la stampa che il giudice Stefano Rosa aveva accolto la richiesta del gruppo, obbligando RCS a rimuovere dal sito del Corriere della Sera gli spezzoni del Grande Fratello diffusi senza l’autorizzazione del gruppo del Biscione. Ma nelle ultime ore, il giornalista Marco Pratellesi, sul blog dedicato ai media del Corriere.it, ha rivelato altri dettagli sull’ordinanza del tribunale. Il giudice, spiega Pratellesi, ha accolto solo in parte il ricorso di Mediaset, in quanto la sentenza respinge il generico divieto di riprodurre immagini da trasmissioni Mediaset per le quali sussista un diritto di cronaca e di critica. In altre parole, il tribunale non considera Grande Fratello come una trasmissione sulla quale vige il diritto di cronaca, in quanto si tratterebbe, nella sostanza, di fiction. «Molto show e poco reality», scrive Pratellesi. La sentenza, sostiene il giornalista, piace anche al Corriere della Sera, perché riconosce, di fatto, il diritto di cronaca e di critica per quanto riguarda gli altri 55 video incriminati. Altrettanta soddisfazione era stata espressa da Mediaset, che nella nota ufficiale sottolineava la bontà della sua azione legale. Un’azione che si inserisce in una più ampia strategia del gruppo di Cologno Monzese, intenzionato a proseguire nella battaglia per tutelare il diritto d’autore. «Ogni utilizzo illegittimo di proprio materiale sulla rete» scrive Mediaset «sarà quindi costantemente perseguito». E la nota annuncia, infatti, nuove azioni legali contro altri siti web e provider che pubblicano contenuti televisivi Mediaset senza autorizzazione. In attesa di conoscere l’esito della contesa con Google, proprietaria di YouTube, la battaglia di Mediaset è destinata a estendersi ad altri attori della Rete. (da webmasterpoint.org)