Si spera nel recupero di Juan e Cicinho

Il mercato di riparazione si è chiuso da un pezzo, purtroppo per la Roma. A Trigoria, però, più che di giocatori c’è la necessità impellente di una persona in grado di rimetterli in piedi, sia dal punto di vista fisico che mentale. Perchè la serie ininterrotta di infortuni innescatasi dopo il gran rifiuto di Christian Panucci di sedere in panchina a Napoli (da qui la cosiddetta «maledizione di Panucci») ha colpito le gambe ma anche la testa dei giallorossi, ormai in preda a una «crisi da sfiga» capace di sfibrare più di tante partite giocate senza sosta. Per capirne l’entità basta mettersi nei panni di Cicinho e Aquilani. Il primo è da una ventina di giorni alle prese con gli stessi problemi al legamento collaterale del ginocchio destro, che si ripresentano ogni volta che sforza; il secondo non riesce a scrollarsi di dosso questa specie di malocchio che gli regala infortuni sempre nuovi e proprio quando è appena uscito da quello precedente. L’ultimo, che dura ormai da inizio mese, è un problema alla caviglia destra. Inizialmente l’ematoma gli dava dolore e non gli permetteva di calciare, a distanza di tempo però i fastidi non sembrano scomparsi, anzi si sarebbero spostati verso il collo del piede, e non a caso Spalletti a Londra lo ha spedito in tribuna insieme a Cicinho e Juan. Spettatori, loro malgrado, i tre si saranno ancora di più resi conto di quanto la Roma abbia bisogno di loro. Nel black out giallorosso andato in scena all’Emirates, infatti, hanno inevitabilmente inciso le assenze, che hanno da una parte costretto Spalletti a mettere in campo giocatori dalla scarsa esperienza europea (vedi Loria) e dall’altra influito negativamente sotto il profilo della convinzione della squadra, già provata da un Totti a mezzo servizio, dalle condizioni non ottimali di alcuni suoi interpreti (Vucinic, Riise, De Rossi e Baptista, ad esempio) e dalla scelta sbagliata del tecnico toscano di lasciare Pizarro in panchina per un tempo. Nella sfortuna del momento, però, la Roma si può ritenere fortunata perchè alla fine ha pagato meno di quanto avrebbe meritato. Grazie alla generosità dell’Arsenal, che ha sprecato troppo sotto porta, la qualificazione ai quarti è ancora aperta. Ma il solo ottimismo per averla scampata bella non basterà tra quindici giorni all’Olimpico per ribaltare l’1-0. Serviranno altri uomini e un altro spirito. Difficilmente, almeno sotto il profilo del recupero degli infortunati, le cose cambieranno per la gara di domenica sera con l’Inter. Juan e Aquilani continueranno a guardare la partita dalla tribuna, si spera di recuperarli per la gara con l’Udinese. Qualche chance in più di farcela ce l’ha Cicinho, mentre Vucinic potrebbe tornare dall’inizio.

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4 commenti su “Si spera nel recupero di Juan e Cicinho”

  1. come ha detto gia corsaro…il recupero importante e quello di juan…che riporta sicurezza alla difesa e anche a filippo….spero più nel recupero completo di vucinic che in quello di cicinho…con MOTTA così siamo abbastanza tranquilli sulla fascia…spero nel pieno recupero del capitano…..per me ce la possiamo fare….
    ma come gioca bene l’arsenal però…

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