Mourinho: “Non sento pressione per la Champions League”

Milano, 23 feb. – Due obiettivi per l’Inter: scudetto e Champions League. Mourinho ostenta sicurezza su entrambi i fronti. «In campionato 9 punti di vantaggio sono 9 punti- dice il tecnico nerazzurro- ma so che nella scorsa stagione nonostante il vantaggio di 11 punti l’Inter è arrivata nell’ultima partita ad aver perso il titolo dopo il primo tempo. Anche il Barcellona aveva un grande vantaggio sul Real e ora lo sta perdendo: questi sono esempi per me che non bisogna dormire e fermarsi. Bisogna raccogliere altri 30 punti per farcela, così come Ferguson, che è molto più esperto di me, sa che 7 punti sul Liverpoool non basteranno perchè il Manchester sia sicuro di vincere». La Champions League, invece, per l’Inter è qualcosa di tanto bello eppure tanto irraggiungibile: ci ha provato molte volte, ma sulla sua strada ha trovato sempre un ostacolo: Villarreal, Valencia, Liverpool, e avanti così. Non si può negare che la speranza di Massimo Moratti, il giorno che chiamò Josè Mourinho alla sua corte, fosse proprio quella di infrangere finalmente il tabù. «Quando sono arrivato all’Inter- ricorda Mourinho- nessuno mi ha messo una pressione particolare sulla coppa europea. Per questo motivo posso pensare a lavorare giorno dopo giorno, gara dopo gara, manifestazione dopo manifestazione. Ora c’è la Champions, ma domenica sarà ancora campionato e la prossima settimana anche Coppa Italia. Non sento nessuna pressione particolare per la Champions e se qualcuno me la vuole dare, tranquillo: non l’accetto». Ma il passato dell’Inter parla in modo chiaro, senza equivoci. «Io lavoro per il presente e per il futuro. La storia è per il museo: se è piacevole sarà bella ricordarla, ma è passata. Ho visto le ultime stagioni in Europa dell’Inter e non credo che la squadra sia stata eliminata a causa di un blocco psicologico. È stata eliminata da alcuni episodi, dai dettagli che in Champions fanno la differenza».

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