Alberto De Rossi, allenatore della Primavera, ha parlato ai microfoni di Roma Channel. Ecco riportata l’intervista:
La tua è una scelta sentimentale. Puoi diventare il Ferguson del settore giovanile della Roma…
“Lo spero, non è vero che non sono ambizioso e non ho velleità: cerco quotidianamente di migliorarmi perché vorrei diventare un piccolo punto di riferimento per la storia moderna e poi entrare anche come allenatore nella storia della Roma, fermo restando che gli obiettivi sono quelli che vediamo quotidianamente, con i ragazzi che vanno in Prima Squadra, in Serie B o in Serie A. Non è vero che non ho ambizioni: con gli amici dello staff cerchiamo quotidianamente l’esercitazione per arrivare all’obiettivo e la cerchiamo sempre diversa per non annoiare i ragazzi. Questa crediamo sia passione per il lavoro”.
A San Siro Florenzi ha detto di aspettarsi la tua chiamata. Gli hai telefonato?
“Non lo avrei chiamato, perché poi quando succedono queste cose eclatanti e meritate ti chiamano tutti, ma poi quando su internet ho letto questa cosa gli ho dovuto mandare un messaggio altrimenti ci sarebbe rimasto male! I rapporti ci sono e rimangono, al di là del percorso che un giocatore più o meno fortunato fa. Rimane un grande rapporto e per me questo è fondamentale”.
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