Dario Canovi, importante agente FIFA, a radioIES:
“Sul mercato della Roma, va detto che scelto un certo tipo di allenatore bisogna scegliere un certo tipo di giocatori. Questi giocatori forse andavano bene per Luis Enrique, ma credo che ora si debba fare un cambiamento in corsa. Sabatini è un grandissimo intenditore di calcio, e siccome viviamo in un momento di difficoltà economica, sul fronte calcistico bisogna essere realistici, e affidarsi a grandi intenditori come Sabatini e Baldini.
Qualcuno pagherà per il fair-play finanziario, ma chi? vediamo società spagnole e inglesi con un sacco di milioni di debiti e prima o poi si dovrà cambiare. La Roma sta facendo bene. Anche riscattando Borini, una mossa giusta e intelligente.
Per quanto riguarda le strategie della Roma, credo che il viaggio di Baldini in Brasile abbia un significato ben preciso: questo è uno strano calciomercato. Nessuno sta facendo grandissimi affari, forse solo la Juventus, e credo che romanisti debbano avere grande pazienza e grande fiducia in chi fa il mercato. I migliori affari si fanno alla fine, quando certe richieste si ridimensioneranno. Per esempio perché Robben dovrebbe lasciare un grande club come il Bayern Monaco per un club italiano? ha rinnovato da poco e si vede che sta molto bene.
Esiste il calcio-baratto, ma i grandi club per i grandi giocatori preferiscono i soldi. Poi è vero che la Roma ha giocatori appetibili nel mercato europeo, come Borriello e, soprattutto, come Osvaldo.
Non credo che la Roma non riscatterà Marquinho, nè che la Lazio sia sul giocatore. Ci credo poco. Ormai è noto che il Brasile non è solo un paese esportatore ma anche importatore. Il Brasile è una delle poche nazioni al mondo in grande progresso, e quindi si possono permettere giocatori di un certo valore. La volontà dei giocatori è sempre un fattore determinante come nel caso di Marquinho…
Destro a me piace moltissimo, penso che sia il centroavanti del futuro. Da questo punto non capisco l’errore di Prandelli, visto che io avrei portato sia Osvlado che Destro. E’ ovvio il problema dell’ Italia è l’attacco, perché degli attaccanti uno deve vedere in quante azioni uno è stato determinante. Non so quale sarà il destino di destro, lo scopriremo solo a fine mercato”.
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