Primo summit di mercato fra Sabatini e Zeman, risultato: ottimo. Come ha detto anche Baldini, c’è perfetta sintonia tra il direttore sportivo della Roma ed il nuovo tecnico Giallorosso. E’ chiaro che saranno acquistati giocatori solo dopo l’ok di Zeman, per questo è decisamente ridicolo pensare che Sabatini sul mercato stia cercando ed acquisendo giocatori “bocciati” dal boemo. Negli incontri precedenti alla firma del contratto, solitamente, dirigenti ed allenatori si confrontano sul mercato, ma solo sulle strategie, sulle linee guida, non sui singoli giocatori. Non prendi un allenatore che potrebbe “soprenderti”. Sabatini, oltretutto, è stato chiaro: “l’allenatore ispira il mercato, non lo decide. L’allenatore passa”. Più chiaro di così, non poteva essere. Se Zeman è stato scelto, è evidente che ci sia un’intesa su quelle che saranno le strategie di mercato. Ho come l’impressione che molta gente non vedesse l’ora di vedere arrivare Zeman per sparare a zero sulla società e dire: “l’hanno perchè aziendalista, non dice niente e si accontenta“, così da potersela prendere tranquillamente con la società successivamente. E questa cosa mi rattrista. E’ normale che un allenatore faccia il nome di qualche giocatore, che gli piacerebbe allenare, ma di certo non decide il mercato. Può dire “della rosa attuale non punterei mai su questa 4-5 giocatori“, ma questo è successivo alla firma. Prima della firma, negli incontri, c’è la società che dice al tecnico “signore, sappia che se viene a Roma, ci sono degli intoccabili, giocatori che non abbiano intenzione di cedere. Da quelli dovrebbe ripartire”. Poi sta all’allenatore decidere. Ed è giusto così. Se arriveranno Castàn e Dodò, come sembra, state pur certi che saranno giocatori graditi a Zeman.
Finchè non c’è la firma, può saltare ogni operazione: se Zeman avesse detto “Castàn non mi piace minimamente“, Sabatini ci avrebbe messo 4 minuti a far morire la trattativa. Chi arriverà, sarà funzionale all’idea di calcio di Zeman.
Chiudo con due pensieri: impensabile che quest’anno la proprietà decida di spendere clamorosamente meno dell’anno scorso. Ho sentito la parola “campione” anche oggi uscire dalla boca del DIRETTORE GENERALE, ho sentito L’AMMINISTRATORE DELEGATO dire “vogliamo rendere la Roma uno dei club più importanti del Mondo“. Ci fidiamo più di loro, o di qualche opinionista che parla senza nessun titolo particolare, cavalcando nel 90% delle volte l’onda? Impensabile anche che la Roma rivoluzioni la rosa. La rosa va puntellata, diciamo “perfezionata”. La base è solida: il centrocampo e l’attacco sono quasi a posto, manca un centrocampista. Dietro vanno spesi i soldi, e bene. Non basta spendere tanti soldi: si può anche spendere 5 milioni e fare meglio di chi ne spende 50. Valore alto non vuol dire per forza acquisto azzeccato, come “nome conosciuto” non è garanzia di qualità.
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