L’intento è certo: trovare una nuova Giusy Ferreri, ex cassiera all’Esselunga e ora autentica star italica: «Ma sto per produrre un disco in Spagna e ho ricevuto un’offerta dagli States. X factor è stata la mia più grande esperienza, umana e professionale», spiega alla presentazione del programma, a Milano in veste di ospite speciale, anche se non fu lei a vincere l’ultima edizione. «Ci basterebbe che il risultato, quest’anno, sfiorasse appena il successo che ha avuto la Ferreri», è l’auspicio della Ventura. Più schietto Antonio Marano, direttore di Rai Due, che sa di dover fare il conteggio degli ascolti: «La Rai ci ha dato questo compito; attaccare il nemico». Sfugge alle dinamiche di strategie aziendali l’eccentrico Morgan, mattatore snob (temutissimo dai concorrenti) e giudice degli artisti over 24. Non vede grandi inguenuità nel popolo di ragazzi che ha bussato alle porte del reality: «Sono stati fatti quindicimila provini. In molti di loro ho visto come questi giovani siano vissuti in cattività rispetto alla tv. Conoscono il fatto che debbano piangere, calcolano i tempi televisivi. Il problema, anzi, è quello di aprirgli la mente, farli disimparare. C’è un mare di omologazione: riuscire a far capire che sia meglio essere diversi, questo è difficile». La talent scout Mara Maionchi si occuperà, invece, dei gruppi: «Un lavoro divertente, mi sembrano bravini, bravi no, che è un termine bandito anche a chi ha tanti anni di esperienza alle spalle». Fino a mezzanotte i tempi della prima serata, durante la settimana le strisce (day time) per aggiornare i sostenitori degli accadimenti del programma, introdotti da Francesco Facchinetti. Morgan pensa a un trio di incursioni eccellenti: «Inviterei Ivano Fossati, Franco Battiato e Jovanotti, che già mi ha detto sì. Sarebbe bello che loro ci parlassero di come si fa musica, durante “le lezioni”». E mentre il Grande Fratello corteggia Beckham, la Ventura lavora alacremente per ottenere la moglie Victoria, ex eroina del pop, mediaticamente folgorante, trash ma al punto giusto: un’ospite perfetto.
