Come ha detto Luis Enrique ai giocatori, quella di oggi sarà la prima della prossima stagione. E’ evidente che Sabatini e Baldini non metteranno in discussione il patrimonio tecnico della Roma rappresentato da floridi talenti, ben pagati, per il prossimo allenatore: tutt’al più, succederà il contrario. Un anno non si può buttare, nè si può sgretolare un gruppo così ben affiatato. Per questo, ai molti dei giocatori che oggi che si apprestano a giocare la propria ultima gara con la maglia della Roma, si contrappongono quei, molti, giocatori che l’anno prossimo difenderanno ancora questi colori. Gli allenatori già contattati non potranno non seguire la partita di oggi, o rivedersela dopo: è la gara di quei giocatori che sono stati discontinui, che hanno talento da vendere e regalare ma che non sono riusciti a mostrarlo pienamente; è, sì, la gara di quei giocatori che tanto hanno dato per questa maglia, negli ultimi 4-5 anni, se non di più. E’ una gara dal forte richiamo emozionale, ma va giocata e vinta con tutta la grinta del Mondo: il gruppo deve dare un segnale forte al successore di Lucho ed alla dirigenza della Roma.
Si riparte da oggi, dalla gara di oggi, che un po’ d’amaro in bocca lo lascerà senza alcun dubbio e sicuramente regalerà emozioni molto forti, ma è meglio salutarci con una vittoria, magari bella, roboante, decisa.
Con la maggior parte dei ragazzi ci rivediamo in ritiro. Cosa me lo fa pensare? Fenucci, e le sue dichiarazioni. Ricordate? “chi arriverà in prestito, farà interamente parte del progetto“. Ed in questo senso si sta lavorando.
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