Totti crede nella proprietà americana

Francesco Totti ha rilasciato una intervista esclusiva per la rivista “La Roma” che sarà in edicola domani. Ecco riportate alcun anticipazioni:

“La proprietà americana vuole fare grandi cose, forti investimenti e sono fiero di far parte del progetto di cui si parla tanto. I nuovi manager mi sembrano determinati a far diventare grande questa società, Baldini è un grande dirigente e ha voglia di vincere, Sabatini è una presenza costante nello spogliatoio.”

Il Capitano giallorosso ha speso un pensiero anche sul tecnico Luis Enrique:

“Il mister è una persona particolare, un uomo leale e vero, che ti trasmette quello che ha in testa. Gli puoi dire tranquillamente quello che pensi, accetta tutto poi è normale che prima incassa e poi porta avanti le sue idee. Una persona su cui puoi contare sempre“.

Infine sui nuovi arrivati a Roma e sui tifosi:

Osvaldo è un “animale”, Lamela ha un grande futuro, Pjanic è di un altro pianeta. È stato un anno di transizione, i romanisti aspettano che questa situazione si evolva positivamente
“.

Photo Credits | Getty Images

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15 commenti su “Totti crede nella proprietà americana”

  1. la società non c’entra nulla con la situazione di oggi. ha speso molto in estate, vuole fare uno stadio di proprietà, vorrebbe allargare il merchandising della as roma. cosa vogliamo di più? loro devono mettere i soldi e avere progetti commerciali e mi pare che lo abbiano fatto. ma chi deve far fruttare questi soldi sono baldini, sabatini e l’allenatore: sono loro che devono gestire il capitale affinchè arrivino risultati sportivi. tuttavia, non mi sento di criticare in toto quello che hanno fatto. anche su luis enrique, di cui non sono più un grande fan, non si dovrebbero avere opinioni troppo estreme, o tutto bene o tutto male. secondo me ha fatto anche cose buone, ma se i risultati non arrivano deve dimostrare di saper cambiare. soprattutto se non si vedono evoluzioni, ma solo involuzioni. ricordiamoci, noi che critichiamo i difensori, che non tutte le squadre hanno juan, heinze e kjaer, e anche quest’ultimo, credetemi, farebbe comodo a molti, da udinese in giù sicuramente. comunque,forse un altro anno a LE glielo possono concedere.

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    • La proprietà americana ha una colpa molto chiara ed è l’assenza sia fisica che morale da quando hanno aquistato la ROMA. Pensano al merchandaising, allo stadio, alle turnee in giro per il mondo,ma non pensano a stabilirsi seriamente a Trigoria con un presidente che faccia il presidente come fanno tutte le società del mondo.Nessuno parla nessuno si fa vivo in questo periodo schifoso e come se la ROMA non fosse di loro proprietà, sembra che sia un ente statale in amministrazione controllata! Se la ROMA deve essere il loro “dopo lavoro” allora andassero a fare in culo…la ROMA ad una proprietà romana!!!

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  2. La proprietà non si può discutere, non vedo per quale motivo. Si sono tirati indietro per l’aspetto tecnico (hanno ammesso di non capire un tubo), mentre si stanno dando da fare per:

    Il merchandising
    Lo stadio
    Esportazione del marchio.

    Se qualcuno riesce a criticare la proprietà (non dirigenza) si merita lotito.

    Detto ciò… non capisco perchè, se LE è rispettato da tutti i giocatori, questi non trirano fuori gli attributi.

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  3. a questa squadra manca la personalità, manca un leader in campo che sa prendersi le responsabilità di guidare i compagni nel momento di difficoltà.

    Il Mister è stato preso dalla cantera del Barça dove li non c’è pressione di risultati ma solo far crescere giovani per la prima squadra. qui ha pressioni e lui secondo me manca di esperienza. dovevano affiancargli una persona italiana che sapeva dargli dei consigli.

    i giocatori sono come al solito dei ragazzini che non lottano per niente.
    hanno poi l’alibi dato dalal società stessa che gli ha detto che quest’anno non sarebbe successo nulla se non si centravano gli obiettivi. altro grosso errore. xke uno stimolo una persona lo deve sempre avere altrimenti cammina in campo, come stiamo vedendo tutte le sante domeniche.

    io penso che con una campagna acquisti importante L.E. possa sviluppare il suo credo tattico e far molto meglio di quest’anno. ma lui deve capire una cosa, che se c’è bisogno di cambiare modulo o maniera di giocare perche l’avversario si chiude e non ti fa fare il tuo gioco beh deve avere l’intelligenza di farlo. xke lui non lo fa

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    • non è vero che non cambia, spesso vediamo verticalizzazioni immediate e lanci lunghi, come con l’udinese.
      sul leader : è totti il leader e mi sarebbe piaciuto se fosse andato anche lui a parlarci coi tifosi, dato che almeno lui è risparmiato dai fischi( ma che, per non essere fischiati, bisogna aver fatto almeno 300 gol?solo questo? :lol:)

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      • Però delle correzioni devono ancora essere portate con maggior continuità.

        E, chiaramente, in base ad alcuni nuovi giocatori e a una difesa più solida.

        Dunque, meno retropassaggi, meno cincischìo angosciante a centrocampo, più movimento davanti e maggior capacità di saltare l’uomo.

        Non è facile, non sarà facile, ma se si raggiungono gli obiettivi prefissi, ci sarà da godere.

      • il cincischio a centrocampo a squadra avversaria schierata , per come la vedo io, è necessario. certo deve essere più veloce quando si decide di affondare il colpo, ma non si può sempre lanciare o andare lungolinea, tutte le squadre cincischiano un minimo a centrocampo, a meno che non sia in contropiede 😉

  4. “Il mister è una persona particolare, un uomo leale e vero, che ti trasmette quello che ha in testa.”

    allora, giocatori, che ne direste di tirare fuori ‘ste palle in modo da non fargli fare una figura di mérda di fronte ai miscredenti?

    miscredente MODE ON:
    lo hanno costretto a dire queste cose, totti non è un vero capitano e non parla mai quando c’è da parlare!

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